“Stop alla moderazione salariale per cui a pagare sono sempre e solo i lavoratori”. Ad affermarlo è il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale, in merito a quanto emerso dal rapporto dal rapporto dell'Abi 2013 'Il mercato del lavoro nell'industria finanziaria', aggiungendo che: “Non condividiamo, e su questo siamo in sintonia anche con quanto dichiarato dalla Fabi, l’analisi dell'Abi né tantomeno le prospettive di una moderazione salariale che si riversa soltanto sui lavoratori”.

Per questi motivi, aggiunge il leader dei lavoratori del credito della Cgil, “siamo stati in campo con lo sciopero della categoria del 31 ottobre con una mobilitazione straordinaria per riconquistare il fondo di sostegno al reddito e contrastare la disdetta unilaterale del contratto, costruendo le condizioni per il suo rinnovo. E continueremo a batterci fino a quando i diritti e gli interessi dei lavoratori non saranno rispettati. In quest’ambito è importante rafforzare l’analisi, l’azione e il giudizio unitario di tutto il sindacato”.

Infine, quanto alle relazioni con l'Abi, Megale conclude: “Verificheremo all’incontro che ci sarà il prossimo 20 dicembre la reale volontà e le condizioni per fare un accordo che confermi il Fondo di sostegno al reddito e all’occupazione di settore, fermo restando la necessità che Abi ripristini la parità dignità alterata dalla disdetta unilaterale del contratto nazionale, ricostruendo le condizioni per normali relazioni industriali”.