"Dopo una lunga ed estenuante trattativa, i sindacati dei lavoratori Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil e i rappresentanti dei datori di lavoro Confagricoltura, Coldiretti e CIA, hanno raggiunto l'intesa per il rinnovo del contratto provinciale di lavoro degli operai agricoli della provincia di Asti con un aumento pari al 4,2% in un'unica soluzione a partire da gennaio 2017". Lo scrivono in una nota Flai, Fai e Uila provinciali.

Il contratto di lavoro vede coinvolti oltre duemila lavoratori, suddivisi tra operai a tempo determinato e indeterminato, per un totale di quasi quattrocentomila giornate lavorative annue. "L'aumento permetterà ai lavoratori di vedere concretamente a partire da gennaio 2017 un incremento effettivo del proprio potere d'acquisto - scrivono i sindacati - senza aver ceduto a richieste datoriali su deroghe di alcun tipo (quali: dlgs n66 del 2003 sull'orario di lavoro ecc.....)".

"A integrazione del contratto di lavoro - si legge ancora nella nota - dopo ventitré anni, finalmente verrà costituito il nuovo ente bilaterale che sostituirà il fondo FAILA. Il nuovo ente si occuperà, oltre alle prestazioni che già attualmente eroga, di istituire la figura molto importante dei responsabili territoriali per la sicurezza nei luoghi di lavoro, RLST. Questo otterrà come primo beneficio diretto la sensibilizzazione dei lavoratori agricoli sulla sicurezza, la possibilità di un effettivo monitoraggio sull' utilizzo dei dpi e conseguentemente come obiettivo principale una riduzione degli infortuni, e il controllo dell'applicazione di tutte le norme vigenti sulla sicurezza, da parte delle aziende agricole".

"Il nuovo ente bilaterale, tra le altre cose, si occuperà di creare a livello provinciale la rete del lavoro di qualità in perfetta sintonia con quelle che sono le norme contrattuali nazionali, regionali e provinciali e le vigenti leggi di recente applicazione, quali ad esempio la legge sul caporalato", concludono Flai, Fai e Uila.