17:45: Dopo quasi 4 ore di blocco a Orte, sull’autostrada A1, il ministro Guidi ha contattato i sindacati per comunicare l’anticipazione del tavolo sulla vertenza Ast Terni a domani pomeriggio (13 novembre). L’incontro era previsto, inizialmente, per martedì 25, una data vista con malcontento dagli operai in sciopero da ormai 21 giorni. Una volta ricevuta notizia che l’incontro è stato anticipato, gli operai delle acciaierie ternane hanno rimosso il blocco dall’autostrada.

LA GIORNATA
Si è appena conclusa l'assemblea dei lavoratori Ast davanti ai cancelli delle acciaierie a Terni. I rappresentanti sindacali hanno illustrato gli esiti deludenti del tavolo di ieri al Mise, concluso con la decisione del governo (considerata una vera e propria provocazione) di rinviare tutto di una settimana, con i lavoratori che sono in sciopero da 21 giorni.

Claudio Cipolla, segretario della Fiom di Terni, ha illustrato le (poche) novità emerse dalla discussione al Mise, sottolineando che, nella sostanza, "la proposta di Thyssen è ferma al piano di luglio, mentre il governo ha dimostrato di parteggiare per l'azienda". La risposta decisa in assemblea è il proseguo della mobilitazione, che anzi sale da subito di intensità. Centinaia di lavoratori sono si poi diretti ad Orte dove hanno deciso di bloccare l'autostrada A1. (fr)


Prosegue da circa due ore il blocco dell'autostrada del Sole A1 all'altezza del casello di Orte da parte dei lavoratori dell'Ast di Terni. Una protesta improvvisa e massiccia (diverse centinaia sulla carreggiata), assolutamente pacifica, decisa stamattina in assemblea come risposta al nulla di fatto e all'ennesimo rinvio della trattativa deciso ieri dal ministro Guidi al Mise.

"Ancora nessuna voce ufficiale del governo", dice Gianni Venturi della Fiom Cgil, "ma al ministero hanno il nostro numero, quindi se c'é la volontà di intervenire basta alzare la cornetta e inserire il gettone". È proprio un intervento ufficiale del governo, che anticipi la convocazione al Mise prevista per martedì prossimo, quello che i lavoratori aspettano e senza il quale non intendono sciogliere il blocco.