Sono tornati in piazza oggi (giovedì 21 aprile) a Palermo, davanti alla Prefettura, i lavoratori in attesa del pagamento di mobilità e cassa integrazione in deroga per il 2015 e il 2016. Sono 3 mila le persone che attendono lo sblocco dei decreti per gli ammortizzatori sociali, principalmente dei settori del commercio, dell'edilizia, della metalmeccanica e dell’agricoltura. “I lavoratori sono al limite della sopportazione, ogni giorno che passa il numero si ingrossa” hanno spiegato i responsabili del Mercato del lavoro per Cgil, Cisl e Uil Palermo (Alessia Gatto, Daniela Di Girolamo e Gianni Borrelli), che oggi hanno incontrato il capo di gabinetto del prefetto.

L’incontro ha portato intanto una prima soluzione. L’impegno assunto è quello di un nuovo accordo-quadro sugli ammortizzatori sociali, da stipulare entro breve tempo da assessorato al Lavoro, Inps e sindacati, allo scopo di liquidare le pratiche arretrate, attualmente ferme addirittura al 2013. “Adesso è importante che tutti gli attori si mettano assieme per stipulare il nuovo accordo-quadro” hanno aggiunto Gatto, Di Girolamo e Borrelli: “La Prefettura si è fatta carico della situazione e farà quanto in suo potere per rimuovere ostacoli e ritardi. Avremo notizie la prossima settimana”.

I sindacati, da parte loro, chiedono il reperimento delle risorse per gli ammortizzatori sociali del 2015 e del 2016, e l’attivazione di politiche attive per il lavoro che consentano alle persone rimaste fuori dal mercato del lavoro di fare corsi di formazione per riqualificarsi. “Rispetto a una disponibilità di 200 milioni di euro per il 2014 – hanno concluso i tre rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil palermitani – oggi il fabbisogno degli ammortizzatori è aumentato. A disposizione ci sarebbero solo 20 milioni, insufficienti a dare risposte a migliaia di disoccupati”.