Cgil, Cisl e Uil Basilicata hanno richiesto la convocazione urgente di un tavolo per la verifica delle situazioni “sospese”, relative alla mancata percezione di alcune mensilità da parte dei fruitori di ammortizzatori in deroga.

In particolare, le situazioni riguardano lavoratori usciti dalla mobilità ordinaria nel 2015, che - pur avendone i requisiti - non hanno avuto accesso alla mobilità in deroga per lo stesso anno, a causa del diniego da parte del ministero del Lavoro, per un'interpretazione delle norme contrastante con quella data dalla Regione Basilicata; e alcuni lavoratori che hanno avuto accesso alla mobilità o alla cassa in deroga 2016, ma - pur avendone i requisiti - non hanno avuto accesso agli stessi ammortizzatori per l’anno 2017, a causa del diniego da parte dell’Inps per motivi di interpretazione difformi delle norme.

"Ricordiamo che, a tal proposito la questione era stata posta a più riprese dagli uffici e dai livelli politici competenti a Inps e ministero del Lavoro, e che in seguito alla presa d’atto dei tempi eccessivamente lunghi per la risoluzione delle relative controversie, il tavolo regionale sugli ammortizzatori in deroga aveva favorevolmente accolto la proposta della Regione Basilicata, di ipotizzare un recupero delle somme attraverso la fruizione di altre misure, con risorse a valere sul Fondo sociale europeo", osservano ancora i confederali.

Essendo trascorso ormai un anno dalle determinazioni di cui sopra, senza che la misura ipotizzata venisse portata a termine, le segreterie regionali chiedono "l’intervento dell’assessore Cupparo per porre fine a questa situazione e dare risposte immediate a lavoratori che, peraltro, nella maggioranza dei casi sono stati espulsi dal mercato del lavoro, senza avere più l’opportunità di rientrarvi. Dunque, si tratta di cercare soluzioni immediate, a partire dagli accordi presi oltre un anno fa".