Si è svolto questa mattina (29/1) il presidio dei lavoratori di Almaviva, indetto dalle sigle sindacali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Comunicazione, sotto la sede dell'assessorato regionale Attività Produttive. I sindacati sono stati ricevuti dall'assessore Mariella Lo Bello. “L'assessore ha mostrato attenzione al tema e ha già avviato degli incontri con i principali committenti di Almaviva, a partire da Enel, Telecom, Wind. Il confronto con i sindacati è stato aggiornato al 16 febbraio – dichiarano il segretario Cgil Palermo Enzo Campo e il segretario Slc Cgil Palermo Maurizio Rosso - L'incontro con la Lo Bello è stato positivo: è la prima volta che la Regione è presente a una discussione e i punti su cui intervenire sono stati posti in modo chiaro. La Regione parlerà con i committenti e con gli operatori dei call center. Abbiamo posto le basi oggi per inaugurare un percorso condiviso per la costruzione di una politica industriale per questo settore, che non può continuare a essere devastato dalle gare al massimo ribasso”.

“Nella discussione – aggiungono Campo e Rosso - abbiamo posto con forza anche il tema degli ammortizzatori sociali e della necessità di politiche attive per il lavoro, specie nei momenti di crisi: si deve puntare alla formazione professionale dei lavoratori, per incrementare con le politiche attive nelle buste paga dei lavoratori le risorse aggiuntive che si perdono durante i peridi di solidarietà e per favorire il riposizionamento dei lavoratori sul mercato del lavoro. A questo proposito la Cgil ha chiesto alla Regione di prevedere nei masterplan delle aree metropolitane siciliane il potenziamento, parallelamente a quello delle infrastrutture viarie, anche delle infrastrutture digitali e informatiche, come presupposto di crescita delle aziende del settore delle telecomunicazioni della nostra regione”. 

La protesta di questa mattina segue quella del 22 gennaio scorso, quando i lavoratori di Almaviva incontrarono il segretario generale della Cgil. “Denunciamo i comportamenti delle grandi imprese” disse Susanna Camusso: “Si continuano a fare gare al massimo ribasso mettendo a rischio la condizione dei lavoratori o cambiando in corsa le regole sugli ammortizzatori sociali. Siamo di fronte a dei casi che evidenziano l'assenza di scelte in difesa del lavoro e di investimenti sull'occupazione da parte del governo, che evidentemente è occupato parlare di licenziamenti”.

Il settore dei call center è oggi la “grande industria” della Sicilia: dà lavoro a 20 mila persone, di cui 10 mila a Palermo, ma rischia di sparire a causa di delocalizzazioni, riduzione dei diritti, tagli al salario, concorrenza sleale. Il call center di Almaviva Contact è il più grande d'Italia (solo in Sicilia, tra Palermo e Catania, impiega 6 mila lavoratori), ma sta attraversando una crisi di ampie proporzioni. I sindacati contestano la mancanza di regole nel settore, il continuo ricorso alle gare d’appalto al massimo ribasso (che sarebbe la causa della perdita della commessa Enel, su cui erano impegnati i lavoratori palermitani), l’incertezza sulla corresponsione degli ammortizzatori in deroga, che dovrebbero iniziare il 31 maggio, giornata in cui si concluderanno i contratti di solidarietà attualmente in corso.