Si è svolto ieri, presso la sede di Unindustria Roma, l'incontro tra Alenia Aermacchi, Atitech Manufacturing e le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali, insieme alle Rsu del sito di Capodichino, convocato dalle aziende nell'ambito della procedura di trasferimento di ramo d'azienda avviata nei giorni scorsi.

La Fiom "ha espresso una valutazione negativa del piano, confermato ieri dalle aziende, ribadendo la sua netta contrarietà a un intervento complessivo che, oltre a determinare una situazione di incertezza per il personale oggetto del trasferimento – 178 addetti tra operai, impiegati e quadri – priva Alenia Aermacchi di un asset industriale all'interno dell'aeroporto, fondamentale per la sua completa capacità velivolistica, impoverendola strutturalmente e, di conseguenza, penalizzando ulteriormente una delle vocazioni industriali più importanti  del territorio campano". E' quanto afferma in una nota.

"Tutto ciò - per le tute blu - è aggravato inoltre dalla confermata decisione di trasferire le attività produttive legate al C27J verso Torino nonché dalle incertezze sulla reale volontà da parte aziendale di realizzare a Napoli un nuovo velivolo, annunciata da anni ma mai concretizzata".

"A sostegno delle posizioni contrarie al piano, da tempo espresse dalla Fiom e per tutte le ragioni sopra indicate, si è avviata ieri una fase di mobilitazione che ha coinvolto lavoratrici e lavoratori, preoccupati per le proprie prospettive occupazionali, in tutti gli stabilimenti campani di Alenia".

La Fiom, inoltre, "si impegna a dare continuità e sostegno a tali iniziative di lotta finalizzate a determinare un cambiamento nel piano presentato tale da consentire il previsto sviluppo di Atitech senza che ciò debba penalizzare il capitale di capacità industriale e produttiva di Alenia, decisivo per la stabilità economica del territorio, costituito principalmente dalle lavoratrici e dai lavoratori che, con la loro professionalità e il loro impegno ne garantiscono la continuità, sia a Capodichino che in tutti gli altri siti e che, pertanto, non deve essere ceduto ma, al contrario, valorizzato dall'azienda", conclude.