Si è svolto a Roma, presso il ministero della Sviluppo economico, il primo incontro di verifica previsto dall’accordo Alcoa del 27 marzo, che pone le basi per il proseguimento della produzione di alluminio primario con un altro soggetto imprenditoriale. “Abbiamo preso atto dello stato di avanzamento degli impegni presi dalle parti per agevolare il processo di vendita e della sua evoluzione – spiegano le segreterie nazionali di Fiom, Fim e Uilm –. L’azienda ha dichiarato che, dopo l’apertura della data room a tutti i soggetti interessati ad acquisire le informazioni necessarie, sono rimasti alcuni interlocutori disponibili a sottoscrivere una lettera di intenti; questi saranno presto invitati a visitare lo stabilimento".

Sempre scondo l’azienda, proseguono le sigle dei metalmeccanici, “è realistico che nel corso del mese di giugno possano essere perfezionate le lettere di intenti e si possa passare alla discussione di tutti gli aspetti di merito. Aspetti che, in particolare, dovranno verificare che i possibili compratori abbiano le necessarie capacità tecniche e l’affidabilità imprenditoriale e che siano risolte le questioni delle bonifiche ambientali e degli aspetti energetici e infrastrutturali”.

Per quanto riguarda il governo, i suoi rappresentanti hanno confermato che la richiesta di proroga all’Unione europea per l’attuale regime di “superinterrompibilità” sulla fornitura di energia elettrica, è già stata avanzata per un periodo di tre anni e che, realisticamente, la risposta, che si considera probabilmente positiva, sarà data entro il mese di luglio. Per le soluzioni energetiche a regime, dopo vari incontri con Terna e le aziende produttrici, l’esecutivo ritiene che la soluzione migliore sia l’uso delle norme già esistenti per l’interconnector, anche se in questo caso il costo energetico finale sarebbe un po’ più alto.

I sindacati dei metalmeccanici ricordano che sono anche in corso incontri con il ministero dell’Ambiente per perfezionare le procedure per le bonifiche ambientali, affinché oneri futuri non ricadano sui potenziali acquirenti. “La Regione Sardegna e gli enti locali interessati – fanno sapere Fiom, Fim e Uilm – hanno annunciato che è in preparazione il Piano Sulcis, che prevede diverse opere infrastrutturali, in particolare interventi sul porto, per permettere l’attracco di navi di maggiore stazza, con un risparmio di costi per l’approvvigionamento di allumina o di bauxite, nell’auspicabile ipotesi che lo stabilimento Euroallumina della Rusal possa presto riprendere l’attività”.

La delegazione sindacale, dopo aver preso atto che gli impegni dichiarati stanno procedendo, ha sottolineato alcuni punti critici che dovranno essere seguiti con attenzione. “Sulle forniture energetiche, oltre all’impegno immediato per garantire la proroga dell’attuale regime, abbiamo chiesto che, anche con l'interconnector, si privilegi il massimo di efficienza e di compatibilità ambientale degli impianti di produzione energetica sardi. Abbiamo chiesto che sia il governo, e non semplicemente l’azienda, a prendersi i maggiori oneri di verifica della massima affidabilità dei potenziali acquirenti, anche in relazione alle garanzie occupazionali".

"Abbiamo ribadito la necessità, condivisa anche dal governo, che in questa fase l’azienda garantisca che il grado di utilizzo degli impianti e il numero delle celle in funzione non diminuisca e che quindi anche l’occupazione dei lavoratori con contratti diversi da quelli diretti sia garantita”. La prossima verifica sull’applicazione dell’accordo è prevista entro il mese di giugno.