C'è l'impegno con lettere e dichiarazioni di intenti, ma mancano fatti e soldi. È il giudizio di Fiom, Fim e Uilm, al termine dell'incontro di oggi su Aferpi. Si è tenuto al ministero dello Sviluppo economico il tavolo per fare il punto sulla situazione dello stabilimento Aferpi di Piombino, con la presenza del ministro Calenda, del viceministro Bellanova, del presidente della Regione Toscana Rossi, delle organizzazioni sindacali nazionali e territoriali.

Il ministro, spiegano i sindacati, ha riferito riguardo l'incontro avuto negli scorsi giorni con la proprietà, nelle persone di Issad Rebrab e del nuovo direttore generale di Cevital Said Benikene. "In realtà nulla di nuovo rispetto alle indiscrezioni che erano già trapelate all'indomani dell'incontro, con una lettera di impegno consegnata dalla proprietà al ministro, ma con molti lati oscuri, a partire dalla mancata "iniezione" dei 20 milioni di euro che consentano di continuare la produzione".

Per quanto riguarda le organizzazioni sindacali presenti all'incontro, "abbiamo ribadito che se non arriveranno atti concreti da parte dell'azienda bisognerà prenderne atto e il governo dovrà assumersi l'onere e la responsabilità di individuare un piano alternativo che garantisca un futuro e lo sviluppo per lo stabilimento e il territorio di Piombino". Al termine dell'incontro il ministro si è impegnato a riconvocare le organizzazioni sindacali per il 15 marzo o, comunque, per la data in cui ci sarà l'incontro con la proprietà per la presentazione del piano industriale.

I sindacati confermano la proclamazione dello sciopero generale dei lavoratori metalmeccanici della provincia di Livorno, per il prossimo 24 marzo.