A metà gennaio ci sarà il prossimo confronto di Issad Rebrab col ministro Carlo Calenda per Aferpi. Un incontro che, col passare inesorabile del tempo, appare sempre più come l'ultima possibilità di riprendere il percorso che si era prospettato oltre due anni fa a Piombino. Nel frattempo, però, i laminatoi fermi stanno generando più di una preoccupazione tra i lavoratori, che si preparano ad affrontare un Capodanno non certo sereno.

Nello stallo che si è generato, infatti, i contratti di solidarietà per oltre duemila dipendenti sono a rischio. Lo dice chiaro e tondo alla stampa locale Graziano Martinelli, Rsu della Fiom: “Il Tmp (treno laminazione barre ndr) è fermo senza nessun ordine acquisito, e tutto fa pensare che potrebbe non ripartire. Fmp (Ferrous Metals Processing Industry ndr) riparte essendo rimasto materiale da controllare per mancanza pezzi di ricambio, poi seguirà percorso tmp. Al tve (Impianto trattamento acque ndr) nessun ordine da laminare con consegna nei primi mesi del 2017. Il treno rotaie Tpp ha due mesi circa di lavoro. Se è confermato quanto sopra non esistono più i contratti di solidarietà”.

Se la fabbrica si dovesse fermare completamente per la mancanza di circolante, in effetti, c’è il rischio che nessun piano industriale potrà davvero funzionare. Intanto il 4 gennaio il nuovo ceo di Cevital, Said Benikene, prenderà possesso delle sue funzioni. Benikene prenderà il posto del canadese Louis Roquet, in carica dal 22 gennaio 2012, e avrà il compito di migliorare le difficili relazioni con le banche. Intanto i lavoratori avranno passato l’ennesimo giorno di festa e di tensione.