Bentrovati allascolto del notiziario di RadioArticolo1. In studio Davide Colella. Unestate senza lavoro. Cala loccupazione e cresce tra i giovani la percentuale di chi non ha un impiego. Il servizio di Stefano Milani. Aspettando il decreto dignità i numeri restano spietati per il nostro Paese. A giugno, dopo tre mesi di crescita, la stima degli occupati registra un calo di 49 mila unità (-0,2%), secondo la rilevazione dellIstat. La disoccupazione torna a salire al 10,9%. La diminuzione coinvolge soprattutto gli uomini e le persone over 35. Il calo, spiega, lIstituto di statistica, si concentra soprattutto tra i dipendenti a tempo indeterminato. Continuano invece a crescere i dipendenti a termine (+16 mila), che aggiornano di nuovo il loro record storico, raggiungendo i 3 milioni 105 mila. Ad essere maggiormente colpiti i giovani tra i 14 e 25 anni, per loro il tasso di disoccupazione a giugno risale, risultando pari al 32,6%, in rialzo di 0,5 punti percentuali su maggio. Nodo dacciaio. SullIlva, Cgil e Fiom chiedono una convocazione al governo. Dopo l'incontro informativo avvenuto ieri al ministero dello Sviluppo economico, con 62 soggetti intorno al tavolo, nel quale ArcelorMittal ha illustrato il proprio ambientale, chiedono al ministro Di Maio un tavolo per parlare di piano industriale e occupazione. Inferno o Paradiso. Incrociano le braccia i dipendenti della Lucca Holding Servizi. Oggi scadranno cinque contratti a tempo determinato e i lavoratori non hanno avuto nessuna rassicurazione in merito ad eventuali stabilizzazioni. Si tratta dell'ultima occasione per rinnovare un rapporto di lavoro precario. Qua la mano. Un accordo a tutela dei lavoratori. E quello firmato a Medolla, nel Modenese, tra sindacati e Aimag la multiutility che gestisce sul territorio acqua, energia e ambiente. Tra le novità, maggiori diritti per i lavoratori in appalto e investimenti per garantire occupazione e qualità del servizio agli utenti. Made in Italy? Il lato oscuro della moda. Sugli scaffali per Castelvecchi un'inchiesta coraggiosa e sconcertante di Giuseppe Iorio, per anni attivo nel settore, che denuncia un mercato monopolizzato da dieci grandi marchi, divenuti tali grazie a delocalizzazione selvaggia e sfruttamento disumano. Ai nostri microfoni lautore. (sonoro) Ingressi sbarrati. Domani la Tour Eiffel rischia di chiudere per sciopero. La nuova gestione del flusso di turisti ha dato risultati disastrosi, allungando i tempi di attesa oltre le tre ore  e creando squilibri tra chi ha acquistato il biglietto in prevendita e gli altri turisti. Oltre 17 mila al giorno le visite al monumento parigino. E tutto. Per riascoltarci e saperne di più RadioArticolo1.it