Firmato il primo accordo aziendale, dopo 15 anni, della Rettifica Corghi di Novellara, provincia di Reggio Emilia. La lotta paga, scrive la Fiom in una nota, dopo lunghe trattative, una decina di incontri e soprattutto dopo sei mesi di blocco degli straordinari e oltre 60 ore di sciopero.

Nell'intesa, si legge nel comunicato, è previsto "che la definizione delle ferie collettive, e le risposte della Direzione alle richieste di ferie, sia regolata con criteri precisi e che possano garantire ai lavoratori e alle lavoratrici una programmazione il più possibile standardizzata e corrispondente alle proprie esigenze; un sistema di relazioni sindacali con due incontri certi all’anno in cui l’azienda fornirà ai rappresentanti dei lavoratori informazioni relative alle prospettive produttive e di sviluppo dell’azienda, l’andamento dei mercati, la situazione occupazionale, gli eventuali investimenti in innovazione tecnologica, le necessità formative per una corretta applicazione dell’innovativa parte del contratto nazionale che prevede 24 ore di formazione nel triennio per ogni lavoratore e la conoscenza della situazione ambientale/di sicurezza sul lavoro".

La trattativa si era interrotta a fine dicembre con un aut aut della Fiom alla Direzione aziendale: accettare la disponibilità negoziale dei lavoratori e del sindacato e siglare un accordo che potesse essere riconosciuto da tutti come una mediazione tra le parti, oppure affrontare la decisione di riprendere la lotta, a partire dalle richieste salariali decisamente più pesanti che i lavoratori avevano inizialmente espresso nella piattaforma insieme all’impegno dei lavoratori ad effettuare altre 60 ore di sciopero.

L’ipotesi di accordo è stata votata nei giorni scorsi tramite referendum e approvata a larga maggioranza con 42 voti favorevoli, 6 contrari e 5 astenuti, con la quasi unanimità da parte dei lavoratori protagonisti degli scioperi dei mesi precedenti.

"Oggi le Parti si sono nuovamente riunite - si legge nella nota - per firmare il contratto aziendale, una conquista non banale, considerato che l’ultimo accordo di secondo livello era datato 2006, e che tutta questa vertenza ha dovuto confrontarsi con i problemi che l’epidemia di Covid ha generato".

“Avremmo preferito non fare sciopero e arrivare ad un accordo in tempi più celeri - dichiara Emiliano Borciani che per la Fiom ha portato avanti la trattativa in rappresentanza dei lavoratori - Finalmente anche i lavoratori della Rettifica Corghi, come la maggioranza dei colleghi metalmeccanici reggiani, potrà avere un contratto aziendale”

L’accordo firmato oggi nei locali dell’impresa prevede anche un premio di risultato annuale di 600 euro e un buono pasto giornaliero di 2 euro.

“I lavoratori sono stati uniti dall’inizio alla fine della vertenza, se oggi hanno un contratto è grazie alla pratica democratica della Fiom che ha condiviso ogni passaggio con i lavoratori e le lavoratrici, e la tenacia degli operai che hanno scioperato - commenta infine il sindacato -. Il contratto è stato conquistato a fatica, auspichiamo che gli scioperi del 2020 servano per evitarne altrettanti al prossimo rinnovo” .