“Veniamo da vent'anni di legge sbagliate che hanno peggiorato le condizioni di chi per vivere ha bisogno di lavorare. La Cgil è in campo con quattro referendum per un lavoro tutelato e sicuro, tutelato perché è un diritto costituzionale e sicuro perché non si può morire lavorando”. Così Natale Di Cola, segretario generale della Cgil di Roma e Lazio, in conferenza stampa insieme a Stefano Ferrante, segretario di Stampa Romana che ha firmato i quattro referendum. Il sindacalista ricorda che “si può votare nelle nostre sedi e online e il 15 giugno ci sarà una grande giornata di mobilitazione straordinaria, con centinaia di banchetti in tutto il Lazio. Sono certo che la soglia delle 500 mila firme necessarie sarà raggiunta a brevissimo”.

Per Ferrante “l’importanza dell'articolo 18 la misuriamo sul campo, non è questione ideologica ma molto pratica”. Inoltre “nelle redazioni viviamo uno stato di precarizzazione che prima era transitoria e ora diventa eterna. Serve una inversione di rotta rispetto alle politiche di questi anni perché la verità è che con più diritti aumentano le retribuzioni, le capacità produttive di un paese e la società”.