La Summer School Lavoro e Legalità dell’Università di Bologna si conferma un appuntamento centrale di formazione e confronto sui temi della legalità, dell’etica del lavoro e della lotta alle infiltrazioni criminali nell’economia. Anche quest’anno, la Cgil nazionale ha scelto di sostenere e investire nel percorso formativo, con l’obiettivo di rafforzare gli strumenti culturali e sindacali per affrontare fenomeni complessi che minacciano diritti e dignità dei lavoratori.
“Anche quest'anno la Cgil nazionale ha voluto investire per un corso di formazione sul tema legalità e lavoro, grazie alla collaborazione con l'Università di Bologna”, ha dichiarato Lara Ghiglione, segretaria confederale della Cgil.
La dirigente sindacale ha sottolineato la varietà dei temi: “Affronteremo tanti temi, dalla contrattazione di anticipo degli appalti per contrastare le situazioni di illegalità che hanno gravi ripercussioni sulle lavoratrici e sui lavoratori, al tema delle agromafie, sino al tema delle nuove tecnologie, della cosiddetta mafia digitale, quella che sa usare, purtroppo, l'innovazione per togliere i diritti a chi lavora, per peggiorare le condizioni delle cittadine e delle cittadine di questo Paese”.
Un impegno che per la Cgil non si esaurisce nella sola riflessione, ma si concretizza nella formazione dei quadri e dei dirigenti: “È fondamentale essere formati ed è fondamentale che le buone pratiche che la nostra organizzazione mette in pratica a partire dai territori diventino un patrimonio di tutti e di tutti, perché vogliamo una Cgil all'altezza delle sfide importanti di questo Paese”.
Con la Summer School, la collaborazione tra l’Università di Bologna e la Cgil si rafforza dunque in una prospettiva comune: quella di una cultura del lavoro fondata sulla legalità, la trasparenza e la difesa dei diritti.