Susanna Camusso insieme a Maura Cossutta, Elisa Ercoli, Oria Gargano, Giorgia Fattinnanzi, Lella Palladino, Vittoria Tola, intervengono insieme rilanciando l’intervento con cui oggi la presidente della Commissione d’inchiesta sul femminicidio e la violenza di genere, Valeria Valente, ha contestato alcune dichiarazioni di Matteo Salvini. “Ci risiamo - scrivono -. Ancora una volta Matteo Salvini utilizza strumentalmente il tema dei diritti delle donne, autorevolmente richiamato da Papa Francesco, per sostenere le sue politiche migratorie. Oggi lo ha fatto attraverso  un’intervista pubblicata sul quotidiano La Stampa dove, riferendosi al Papa e non risparmiando attacchi alla sinistra, ha detto: 'La centralità delle donne è negata da certa immigrazione musulmana', contestando le 'femministe che non difendono le donne dalla subcultura islamica'. Da femministe - affermano le firmatarie della lettera - ribadiamo la trasversalità del dominio patriarcale e la diffusione globale della sistematica violazione dei diritti, delle libertà e dei corpi delle donne ricordando all’ex ministro dell’Interno le sue enormi responsabilità per aver reso ancora più precarie e intollerabili le condizioni di vita di tante donne migranti, richiedenti asilo e rifugiate, per aver sdoganato nel nostro paese una cultura di odio sessista e misogina e per avere personalmente denigrato tante giovani donne colpevoli solo di averlo contraddetto".

Prosegue il documento: "Condividiamo quanto dichiarato dalla presidente della Commissione d’inchiesta sul femminicidio e la violenza di genere Valeria Valente: 'L’idea di Salvini per cui tutti quelli che difendono i diritti delle donne dovrebbero respingere migranti di religione islamica perché quella religione è quanto di più lontano dal pieno riconoscimento delle libertà e dell’autonomia femminile mostra in tutta la sua drammaticità quali sia il grado di rozzezza del leader leghista. Intanto la sua mancata conoscenza di quanto proprio dalle donne impegnate su questo fronte viene in termini di solidarietà e  di sorellanza con tutte le donne che vivono in condizioni di subalternità e sfruttamento di qualunque tipo. E poi l’ex ministro degli interni  sembra ignorare, e questo sarebbe ancora più grave, che l’Italia accoglie i migranti forte dei suoi principi e valori, provando ad offrire  condizioni di riscatto e di libertà proprio a chi scappa da regimi antidemocratici e illiberali, chiedendo a chiunque entra in Italia di rispettare i principi fondamentali propri del nostro ordinamento, a partire dal pieno rispetto dei diritti umani, e quindi da quelli delle donne.Spieghi Salvini  - conclude Valente - la sua coerenza, prima ancora che di uomo cattolico, soprattutto di ex ministro che ha giurato sui valori sanciti dalla nostra Costituzione che invece continua a sbeffeggiare. Io da donna delle istituzioni laica e orgogliosamente femminista dico grazie a Papa Francesco per le sue parole preziose e lungimiranti'. Una lungimiranza che ci auguriamo noi tutte sia di sostegno non solo per il mondo cristiano ma per tutti i paesi e le religioni", concludono le femministe.