Orario part time, ma carichi di lavoro full time: è la situazione che coinvolge i cinquanta lavoratori dell’azienda di recapiti di cartelle esattoriali Nexive (ex Tnt) di Cagliari, che sino a luglio scorso venivano persino retribuiti, per le ore extra part time, con una modalità simile al cottimo, mascherata da premio di produttività. La denuncia è dell'Slc Cgil Sardegna, che ha avviato una trattativa con i vertici aziendali, risolta per il momento in un nulla di fatto, per l’assenza al tavolo dei responsabili nazionali. “La situazione – hanno detto i coordinatori sindacali regionale e provinciale, Antonello Zedda e Antonio Mura – è ulteriormente aggravata dal ricorso a contratti a tempo determinato e dall’utilizzo di aziende in appalto per la copertura di ulteriori carichi di lavoro”.

In questo momento, caratterizzato dalla procedura di raffreddamento tra sindacati e azienda, obbligatoria prima di proclamare lo sciopero, la Nexive è impegnata in una discussione industriale sugli assetti societari e sul salario aggiuntivo di produttività: “Si tratta di aspetti decisamente non prioritari, rispetto alla grave situazione di precarietà salariale dei lavoratori della filiale di Cagliari – hanno sostenuto i due dirigenti sindacali –. L’azienda deve prima affrontare con risposte tangibili il caso Cagliari, superando l’utilizzo improprio del part time, altrimenti proseguiremo con le iniziative di mobilitazione”.