Avvio della fase attuativa della legge regionale in materia di “Promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni”, costituzione della Consulta regionale per l’invecchiamento attivo, assegni di cura e prosecuzione del confronto in ordine alla definizione di un programma integrato di interventi sulla non autosufficienza e per l’attuazione delle linee guida per la formazione dei nuovi piani intercomunali dei servizi sociali e sociosanitari.

Sono stati questi i temi dell’incontro dei sindacati dei pensionati con il dipartimento alla Sanità e alle politiche della persona della Regione Basilicata su richiesta dei segretari di Spi Cgil Basilicata Nicola Allegretti, Fnp Cisl Vincenzo Zuardi e Uilp Uil Vincenzo Tortorelli, alla presenza dei sindaci capo fila degli Ambiti socio – territoriali.

All’incontro i sindacati hanno espresso forte preoccupazione rispetto ai ritardi riscontrati nell’attuazione e nell’incertezza dei finanziamenti delle misure previste, nei confronti delle quali la Regione Basilicata ha assunto una serie di impegni. Primo fra tutti, la predisposizione con urgenza degli atti per l’erogazione degli assegni di cura da parte dei Comuni ai cittadini aventi diritto, fermi a gennaio 2018, ivi compresi gli assegni pregressi.

La Regione si è impegnata inoltre a ripristinare le risorse necessarie per l’attuazione della legge sull’invecchiamento attivo approvata all’unanimità il 20 novembre 2017 su proposta dell’Assemblea regionale delle Leghe dei pensionati e per dare piena attuazione ai piani intercomunali sociosanitari e socioassistenziali. A tal proposito, con i sindaci presenti alla riunione, è stato assunto l’impegno a costituire tutti gli Uffici di piano - strumento operativo per dare attuazione ai piani stessi - entro novembre prossimo. Al momento l’unico ambito territoriale che ha costituito l’Ufficio di piano è il Marmo Platano Melandro.

“In una regione che invecchia sempre più e dove il tasso di emigrazione giovanile è in aumento – affermano i segretari - è necessario che venga garantito un futuro ai giovani e agli anziani la possibilità di invecchiare dignitosamente. E la legge sull’invecchiamento attivo, congiuntamente alle altre misure, è uno degli strumenti utili”.