"Dov'era il sindacato quando scoppiò il caso 'parentopoli'? In prima fila, a denunciare le nefandezze commesse dall'azienda e dal Campidoglio. Esattamente come oggi denuncia l'immobilismo dell'amministrazione comunale". A dirlo è il segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio Michele Azzola, parlando della situazione dell'azienda di trasporto locale Atac: "Continuare a cercare responsabili nella direzione sbagliata non aiuterà di certo la città a risolvere i suoi problemi. Ricordare a ogni pie' sospinto i misfatti del passato, noti a tutti, non servirà a nascondere l'inerzia della sua gestione".

La sindaca Raggi, insiste l'esponente sindacale, ci dica piuttosto "quanti autobus nuovi siano stati introdotti negli ultimi due anni, oppure che tipo di riorganizzazione sia stata messa a punto per porre fine ai tanti sprechi, o, ancora, perché nonostante la presenza di manodopera qualificata si continua ad appaltare il servizio a ditte esterne. Ci spieghi se in un'economia che cambia Atac sia in grado di resistere da sola, oppure se sia necessario, come succede in molte città, sviluppare un'azienda multi-utility che gestisca e programmi il trasporto pubblico locale, integrando il servizio cittadino, il trasporto pubblico e il trasporto ferroviario regionale all'insegna dell'efficienza e della qualità". Così conclude Azzola: "Nei giorni scorsi la colpa era della Regione, oggi del sindacato, ma sono due anni che Atac risulta 'congelata' in maniera surreale, con l'unica eccezione di cambi ai vertici repentini e inspiegabili".