Farmindustria, Federchimica e organizzazioni sindacali (Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil) hanno trovato la soluzione per favorire l’ingresso nel mondo del lavoro di molti giovani garantendo responsabilmente il ricambio generazionale e l’invecchiamento attivo dei lavoratori. È questo l’obiettivo dell’avviso comune che è stato siglato, dando seguito al percorso previsto dal “Patto per innovazione, produttività, occupabilità e responsabilità sociale” firmato il 17 ottobre 2017 ed in coerenza con quanto previsto dal ccnl in tema di welfare contrattuale, bilanciamento delle esigenze lavorative/professionali, formazione, sostegno al reddito. Ne danno notizia le parti, in una nota congiunta.

Il progetto riguarda l’istituzione di un fondo bilaterale di solidarietà, attivato su scelta volontaria dei lavoratori e imprese del settore, gestito dall’Inps a seguito della pubblicazione del decreto istitutivo da parte dei ministeri del Lavoro e dell’economia. Il fondo, primo in Italia per il suo genere, prevede prestazioni cumulabili tra loro e riguardanti tutti i lavoratori, compresi i dirigenti, al fine di: erogare un assegno straordinario per il sostegno al reddito ai lavoratori che raggiungano i requisiti previsti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato nei successivi cinque anni; assicurare ai lavoratori prestazioni ulteriori, rispetto a quelle previste dalla legge, in caso di cessazione volontaria del rapporto di lavoro; contribuire al finanziamento di programmi formativi di riconversione o riqualificazione professionale.

Ancora una volta le associazioni di categoria e i sindacati dei settori chimico e farmaceutico "presentano una proposta fortemente innovativa, che conferma la qualità del sistema delle relazioni industriali - spiegano -. L’istituzione del fondo rappresenta, infatti, un altro importante tassello per la tutela dei lavoratori e per rendere il settore sempre più innovativo e competitivo a livello internazionale in uno scenario di veloci e profonde evoluzioni tecnologiche e scientifiche. Un approccio socialmente responsabile, dettato non da situazioni contingenti di crisi, ma dalla consapevolezza che servono strumenti concreti per affrontare i rapidi cambiamenti che la rivoluzione digitale e tecnologica impone, con l’inserimento di nuove figure professionali e di nuove competenze", concludono.

“Con la costituzione del fondo Tris credo si sia fatta la più grande operazione di deroga alla legge Fornero. Un bacino di oltre 230.000 lavoratori è potenzialmente interessato ad un’uscita anticipata di cinque anni con tutte le garanzie non solo di legge ma anche integrative da parte delle aziende. Credo si tratti di una misura che supera le stesse disposizioni recenti di legge sulla fuoriuscita di lavoratori in forza del loro lavoro gravoso”. Lo dichiara Emilio Miceli, segretario generale della Filctem Cgil, dopo la firma.

“È un fondo che si attiva solo sulla base di accordi aziendali – a suo avviso -, anche al di sotto dei 5 dipendenti. Possiamo dire che la cultura delle relazioni industriali, tradizionale della categoria, ha fatto un ulteriore passo in avanti. La costituzione di questo fondo – conclude - rappresenterà senza dubbio un elemento importante per prevenire le crisi industriali, favorire l’assunzione dei giovani e procedere in modo più marcato in un rapporto sempre più stretto tra innovazione e formazione”.