'Coltivare il buon lavoro: cibo, agricoltura, migranti'. Giovedì 8 febbraio, ad Alessandria, si terrà il convegno regionale organizzato da Cgil e Flai Piemonte presso la Camera del lavoro locale, a partire dalle 9,30. Da tempo, le due sigle promuovono iniziative e propongono soluzioni d'intervento sulle condizioni di vita e lavoro dei migranti, a partire proprio da quelle migliaia di braccianti che tutti gli anni arrivano in Piemonte per la stagione della raccolta, per lavorare soprattutto nei settori della produzione ortofrutticola e vitinicola.

Per Cgil e Flai, "coltivare il buon lavoro significa fare un deciso salto nell'accoglienza dei braccianti stranieri, attraverso una serie di interventi e proposte che verranno illustrati nella giornata di giovedì. Tra queste: la chiusura del campo del Foro Boario di Saluzzo, l'attivazione di un sistema di accoglienza in tutta la regione, con un intervento di forte sostegno normativo e finanziario della Regione Piemonte; la realizzazione di una lista pubblica di collocamento, un sistema trasparente che sottragga i lavoratori al ricatto del caporalato e del lavoro nero e garantisca la concorrenza leale tra le aziende agricole piemontesi; un certificato etico che garantisca l'autenticità e la qualità del prodotto e insieme la legalità e la qualità del lavoro utilizzato, garantendo anche per questa via la leale concorrenza tra le aziende agricole".

Ne discuteranno: Franco Armosino, segretario generale Cgil Alessandria; Mohammed El Bakkali, responsabile ufficio Immigrazione Cgil Alessandria; Francesco Montemurro, direttore Ires Cgil, con l’indagine su 'Immigrati e agricoltura in Piemonte'; Claudio Stacchini, segretario regionale Cgil Piemonte; Denis Vayr, segretario generale Flai Piemonte; Monica Cerutti, assessore regionale all’immigrazione; Giorgio Ferrero, assessore regionale all’agricoltura. Le conclusioni saranno affidate a Massimo Pozzi, segretario generale Cgil Piemonte.