“Il pronto soccorso dell'ospedale "Vittorio Emanuele" non potrà essere dismesso se prima non sarà attivato il pronto soccorso del San Marco di Librino. L’ipotesi di un periodo intermedio in cui, nell’attesa dell’apertura del pronto soccorso del Policlinico, il Garibaldi si doti di soluzioni alternative d’emergenza a fronte del Vittorio Emanuele chiuso, non ci sembra inoltre sufficiente rispetto ai reali fabbisogni della città”. La Cgil e la Fp Cgil di Catania intervengono ancora una volta sul caso dei nuovi pronto soccorso in città. Per il segretari generali Giacomo Rota e Gaetano Agliozzo, “il solo pronto soccorso del Garibaldi non potrebbe mai soddisfare i bisogni di emergenza della zona Catania sud. L’ipotesi di un pronto soccorso al Policlinico, inoltre, convince di certo per la sua posizione strategica, ma solo se attivo in concomitanza con quello del Vittorio Emanuele”.

In parole povere, il sindacato chiede all’assessore regionale alla Sanità, la presenza di due nuovi pronto soccorso pronto soccorso in città, ma  sino a quando questi non saranno pienamente operativi, “non dovrà essere dismesso l’Ospedale Vittorio Emanuele”.

L'apertura del San Marco è infine “necessaria soprattutto a pezzi di città sino ad oggi scoperti di importanti servizi sanitari, ma anche alla delocalizzazione degli ospedali; deve perciò rispondere in pieno agli obiettivi che la città aspetta da anni. Per questo è impossibile anche solo pensare che diventi una delle tanti cattedrali del deserto nel sud Italia".