"La scuola è un bene comune che appartiene al Paese e non può essere oggetto di riforme non condivise e calate dall’alto: rappresenta invece una risorsa fondamentale di crescita umana e civile per le persone e la società, una priorità su cui far convergere gli interessi dell’intera comunità nazionale". Inizia così il "Manifesto per la scuola" redatto dai sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals, che a 70 anni dall'entrata in vigore della Costituzione repubblicana (1° gennaio 1948) e a 40 dall'esperienza della scuola di Barbiana, hanno deciso di predisporre un documento che vuole rappresentare la cornice di valori dentro la quale si dovrà giocare la delicata partita, appena iniziativa, del rinnovo contrattuale per la categoria.

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"Un contratto che dovrà necessariamente riappropriarsi degli spazi di contrattazione e di democrazia partecipativa che la legge 107/15 ha sottratto alla comunità educante – scrivono i sindacati in una nota – modificando radicalmente il disegno di scuola in essa contenuto. Fondamentale in tutto questo è la richiesta di risorse aggiuntive per l’intero comparto: gli 85 euro medi e il recupero del bonus fiscale degli 80 euro sono solo la base di partenza; a partire dalla legge di stabilità in discussione serve un reinvestimento serio sull’istruzione per riallineare l’Italia ai parametri europei e alla media Ocse delle retribuzioni".

Il lancio ufficiale del "Manifesto per la scuola" avverrà sabato 18 novembre, in un luogo simbolo scelto perché sede di uno dei modelli più significativi di inclusività: l’esperienza di Don Milani a Barbiana. Qui, dopo la mattinata che si svolgerà al Teatro Giotto di Vicchio (Fi), una delegazione composta dai segretari generali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua e Snals Confsal raggiungerà Barbiana per rendere omaggio alla scuola di Don Milani.

Contemporaneamente, in 100 scuole simbolo sul territorio italiano, si svolgeranno presidi e iniziative per rilanciare "la realizzazione della scuola come comunità educante fondata sui valori della nostra Costituzione, fattore di crescita e speranza per le future generazioni".