Il Comitato provinciale torinese di sostegno alla raccolta delle firme per la legge d'iniziativa popolare “Ero straniero - l'umanità che fa bene”, coordinato dalla Cgil di Torino, ha raccolto in questi mesi più di 1.600 firme per chiedere il superamento della legge Bossi-Fini, attraverso la possibilità di "ingressi legali e sicuri d'arrivo in Europa, accoglienza effettiva e meccanismi diversificati di ingresso per lavoro, nonché la fine delle morti nel Mediterraneo".

"Dato il dibattito confuso e spesso fuorviante di queste settimane, in cui si mischiano temi e condizioni diverse tra loro (rifugiati, richiedenti asilo, migranti, 'nuovi' cittadini) – si legge in una nota – abbiamo ritenuto fondamentale utilizzare la raccolta delle firme per aprire un confronto nel territorio e nei luoghi di lavoro. L'operazione è avvenuta nelle fabbriche, negli uffici, nelle piazze, nelle feste pubbliche, nei luoghi di culto, per dire a tutti che si devono e si possono cambiare la legge e le crescenti disuguaglianze tra le persone, con l'impegno di costruire iniziative per restituire dignità e diritti a tutte e tutti i cittadini, indipendentemente dalla provenienza, dalla lingua, dall'età, dalla religione".