Prosegue la mobilitazione, indetta dai sindacati di categoria Slc Cgil, Fisascat Cisl e Uilcom Uil, a sostegno dell'occupazione nel settore dell'ippica e delle società di corse, dove sono impiegati oltre 5.000 addetti. Dopo la giornata di sciopero a livello nazionale, proclamata il 7 aprile scorso, le tre sigle hanno indetto un nuovo pacchetto di 20 ore di sciopero, "da utilizzare anche a livello territoriale con le modalità e i tempi ritenuti utili per le vertenze in atto" e contro le procedure di licenziamento avviate a Milano, Roma e Napoli.

“Il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, sordo alle ripetute sollecitazioni per un incontro con le scriventi, sembra aver completamente dimenticato il progetto di riforma dell'ippica, fermo da oltre due anni, non smentendo bozze di decreti attuativi, messe in circolazione con contenuti palesemente in contrasto con lo spirito e la lettera della legge di riforma“, si legge in una nota congiunta diramata dalle tre sigle, stilata a conclusione della riunione del coordinamento nazionale unitario dei lavoratori.

“Analogo imbarazzo – prosegue il comunicato – suscita la totale miopia e inerzia degli operatori del settore che limitano la loro capacità imprenditoriale a trovare il modo di sottrarsi risorse l'un l'altro, invece di fare fronte comune e incalzare il ministero per la soluzione dei problemi e per una decisa accelerazione nel percorso di radicale riforma organizzativa e gestionale del settore“.

"Considerata l'urgenza della riforma del settore, temendo che le bozze di decreto circolanti, qualora confermate nei contenuti, possano essere un ulteriore escamotage per allungare i tempi di realizzazione di una riforma all'altezza dei problemi del settore – affondano le tre sigle nel documento unitario –, riteniamo necessario richiedere un incontro urgente con i soggetti in campo che, in linea con lo spirito della legge di riforma, pur con progetti diversi, hanno manifestato la volontà di concorrere per la gestione dell'ippica italiana".

I sindacati annunciano líinvio di una richiesta formale alla presidenza della Lega Ippica e allíOrganismo Ippico per l'avvio di "un confronto di merito sulla bozza di decreto attuativo in circolazione e sul pericolo di operazioni 'gattopardesche' nello stesso contenute, auspicando pur nella distinzione dei ruoli, punti di convergenza sui quali costruire iniziative condivise".

Il coordinamento dei lavoratori ha dato mandato alle segreterie nazionali Slc Cgil, Fisascat Cisl e Uilcom Uil di "redigere un documento attorno al quale convergere tutta la filiera ippica per un'iniziativa che veda coinvolti operatori, categorie e dipendenti in un reale percorso di rilancio". "Non è più tempo di tatticismi e furberie – conclude la nota unitaria –, i lavoratori pretendono che tutti, ai vari livelli di responsabilità, facciano la loro parte o, se non sono allíaltezza, abbandonino il campo a chi ha la capacità e la volontà politica per voltare finalmente pagina".