Nuova tappa importante nel confronto tra Federmeccanica e Assistal con i sindacati Fim, Fiom e Uilm sul rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici. Quello in programma oggi, 3 novembre, viene definito un incontro "tecnico" in preparazione dell'appuntamento "politico" che dovrebbe tenersi invece martedì 8 novembre, ma c'è comunque grande attesa per capire se la trattativa può essere arrivata ad un punto di svolta o invece ad uno stallo.

Secondo Susanna Camusso “c'è ancora molta strada da fare, e non in discesa". La segretaria generale della Cgil è intervenuta mercoledì 2 novembre al Comitato centrale della Fiom, sottolineando l'importanza di una vertenza che va ben oltre la sola categoria dei meccanici, perché ha al centro "la difesa della funzione di tutela e di aumento del salario giocata dal contratto nazionale". Per Camusso "rischia di determinarsi infatti una condizione per cui non è più scontato che sia il contratto nazionale il principio regolatore del rapporto di lavoro".

Camusso ha poi sottolineato la "grande responsabilità" dei sindacati e della Cgil in particolare affinché si superi la stagione degli accordi separati: "Quando Federmeccanica dice che o si fa il contratto con tutti o non si fa - ha osservato la segretaria - credo sia sincera. Ha capito, finalmente, che c’è anche un problema di rappresentatività. Problema che tra l’altro hanno anche le imprese. Quindi, bene se nel contratto nazionale ci saranno anche le regole sulla rappresentanza".

Anche per Maurizio Landini, segretario generale della Fiom, "non siamo alla vigilia di un accordo". Il leader delle tute blu non vede a oggi "la condizione di poter chiudere presto e bene”. Secondo Landini le distanze restano sui temi della formazione, del diritto allo studio, dell’orario di lavoro, degli appalti e dell’inquadramento. E restano soprattutto sul salario: “È necessario che Federmeccanica faccia dei cambiamenti, il suo passo in avanti non è ancora sufficiente”.

Dopo l'incontro tecnico di oggi, giovedì 3 novembre, è in programma martedì 8 novembre un vertice di carattere “politico” (cui parteciperanno le segreterie nazionali dei sindacati e una delegazione allargata di Federmeccanica), nel quale verrà affrontata la questione del salario. In quell’occasione, ha concluso il segretario generale della Fiom, “andremo a verificare se ci sono le condizioni per andare verso una fase più stringente del negoziato o se permangono punti di diversità”.