"Agenquadri manifesta la propria solidarietà e il proprio supporto alle lavoratrici e ai lavoratori della Sin S.p.A. Chiediamo al Ministero delle Politiche agricole e forestali e all'Agenzia per le erogazioni in agricoltura di rispettare la normativa vigente e compiere scelte in grado di assicurare la piena operatività del sistema e di garantire la salvaguardia delle professionalità e dei livelli occupazionali". Con queste parole, in una nota, Agenquadri esprime vicinanza ai lavoratori della società partecipata dal ministero dell’Agricoltura che gestisce e sviluppa il Sistema Informativo Agricolo Nazionale.

"Disperdere le competenze specialistiche sul Sian (Sistema informativo agricolo nazionale) e la qualità del servizio portata avanti da questi lavoratori, che hanno messo a disposizione le loro elevate professionalità, comporta il pericolo di perdere il controllo delle attività da parte del Mipaaf e Agea", prosegue la nota . "Senza le competenze Sin - si spiega - la pubblica amministrazione perde know-how e capacità di controllo pubblico, che invece, come richiesto dalla Commissione Europea, andrebbe rafforzato per non incappare nella dipendenza dei fornitori".

"Condividiamo le preoccupazioni delle lavoratrici e dei lavoratori Sin circa le ipotesi di spacchettamento in lotti - sostiene Agenquadri - e riteniamo si debba dare centralità alla valorizzazione delle competenze in-house, soprattutto dei quadri e delle alte professionalità, piuttosto che doversi avvalere di consulenze esterne in un secondo tempo, con costi elevatissimi e affidandosi completamente agli aggiudicatari, rischiando di lasciare troppo spazio agli interessi dei privati".

"Ad Agea e al ministero - ribadisce l'associazione sindacale affiliata alla Cgil - chiediamo una vera tutela per i dipendenti della Sin, protezione per le loro conoscenze e i loro posti di lavoro. Nell'ottica di mantenere un presidio pubblico forte, l'ipotesi di un Mipaaf con Sin pubblica che detenga completamente il know-how sul Sian, sui processi relativi e quindi la piena capacità di controllo della P.A., ci sembra tra le opzioni migliori in campo". "Servono risposte certe per queste lavoratrici e questi lavoratori, non è possibile rimandare", conclude la nota.