Quella che inizia oggi per Rassegna Sindacale, per i suoi giornalisti, per i suoi grafici e per tutti coloro che vi lavorano, è una nuovissima e, per certi aspetti, eccitante avventura. Una scommessa che, nelle nostre intenzioni, ha cominciato a prender corpo in particolare a partire dal dicembre 2014, all’indomani della decisione della segreteria confederale della Cgil – assunta successivamente in una riunione del suo comitato direttivo – di cessare la pubblicazione del settimanale fondato nel 1955 da Giuseppe Di Vittorio. Dar vita a un sito d’informazione quotidiana, fondendo in un’inedita piattaforma online la rivista cartacea della confederazione di corso d’Italia con la più giovane Rassegna.it, che, con le sue news e i suoi articoli sempre aggiornati, è diventata un importante punto di riferimento a livello nazionale per i temi legati al mondo del lavoro e al sindacato.

La sintesi che ne è scaturita è quella di un sito completamente rinnovato nella grafica, ideato e sviluppato dalla webagency Astrelia in stretta collaborazione con la redazione di Rassegna; un sito attento come (e più di) ieri alle vertenze sindacali, di dimensione territoriale come di carattere nazionale, all’evolversi delle relazioni industriali, al dibattito in campo culturale, all’informazione di servizio. Dalla contrattazione alle sentenze in materia giuslavoristica, metteremo a disposizione dei nostri lettori i contenuti necessari per orientarsi nelle complesse dinamiche del mondo del lavoro e dell’economia sociale. Un quotidiano online in piena regola, impegnato nel rilanciare e rafforzare la funzione – già svolta, e per tanti anni, sia da Rassegna Sindacale che da Rassegna.it – di far dialogare centro e periferia delle strutture Cgil, valorizzando le iniziative e le campagne di cui la confederazione, a cadenza sempre più regolare, si fa promotrice. Ma anche, nel contempo, seriamente intenzionato a raggiungere un pubblico più vasto rispetto agli addetti specializzati e a far “passare” le notizie sindacali al di là del muro del silenzio, con l’ambizione di essere (più e meglio di quanto fino a oggi siamo riusciti a ottenere) fonte primaria per i giornalisti dei media cosiddetti “generalisti”.

Una fusione tutt'altro che a freddo, ma frutto di una scelta da tempo messa in conto (anche se accelerata dagli eventi) e a fondo ponderata. Con l’obiettivo di far convivere il flusso selezionato di informazione sulle vicende del giorno – aggiornato ora per ora, minuto per minuto –, che ha rappresentato la prerogativa peculiare, fin dal suo primo giorno di vita, di Rassegna.it, con l’approccio all’approfondimento, a informare – sempre prendendo spunto dall’attualità – fornendo analisi di prima mano, costruendo inchieste e tentando – per quanto possibile – di fornire di un singolo avvenimento plurimi livelli di lettura; un’impostazione (per certi versi un’autentica vocazione) propria di Rassegna settimanale cartaceo, che ne ha caratterizzato il profilo editoriale per gran parte della sua esistenza, in specie negli ultimi tre-quattro anni di attività.

Ma le novità a cui teniamo forse di più attengono, più che ai contenuti, alla forma del nuovo giornale che oggi prende il via: abbiamo confezionato un abito nuovo e attuale, perfettamente al passo, se non addirittura in anticipo sui tempi. Assieme all’aspetto sicuramente più accattivante del sito, si è arricchita anche l’architettura della home page: basterà scorrerla da cima a fondo per avere il quadro completo degli avvenimenti della giornata. Che ci si trovi davanti al computer, oppure fuori di casa o dall’ufficio con un qualsiasi dispositivo portatile, l’esperienza di navigazione sarà d’ora in avanti più semplice e immediata, grazie alle innovazioni tecniche e grafiche pensate su misura per tablet e smartphone, per i quali abbiamo pubblicato una nuova versione appositamente dedicata, e che riguardano anche una migliore interazione con i social network, da sempre uno dei nostri punti di forza .

Un’ultima annotazione vorrei dedicarla alla scelta – realizzata di comune accordo con la Cgil – di far rivivere, per il nuovo quotidiano online, la storica testata di Rassegna Sindacale. Una scelta significativa che, nel panorama della asfittica informazione di orientamento politico-sindacale, rilancia uno strumento che la confederazione e i giornalisti della Edit.Coop hanno fatto vivere negli ultimi anni particolarmente difficili per l’editoria del nostro paese. Una decisione importante soprattutto per la Cgil, un segno di continuità con un passato, anche recente, simbolicamente rappresentato dal ritorno della sottotestata “fondata da Giuseppe Di Vittorio”, proprio alla vigilia del sessantesimo anniversario della nascita di Rassegna.