L'assessora provinciale alla salute, Donata Borgonovo Re, boccia definitivamente l'ipotesi di project financing per il nuovo ospedale Trentino che dovrebbe sorgere nella zona di Trento Sud. Dopo i ricorsi per il primo bando, che appunto era fondato sulla finanza di progetto, ora la giunta conferma che per finanziare l'opera la Provincia autonoma di Trento ricorrerà ai fondi della Bei.

«Si tratta di una scelta di buon senso - commentano i segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino, Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti - e confidiamo che questa strada sia confermata ufficialmente prima possibile. Crediamo infatti che il finanziamento da parte della Banca Europea degli Investimenti permetta di realizzare l'opera con meno vincoli e alla fine, meno costi indiretti a carico del sistema pubblico. E' poi utile aprire un canale con la Bei che, come auspicato anche dalla Ces, il sindacato europeo, sempre più deve diventare lo strumento di sostegno agli investimenti pubblici in tutta l'Unione europea».

Ora però le organizzazioni sindacali chiedono un confronto preventivo sul progetto che porterà alla realizzazione di un'opera centrale per il futuro dei servizi sanitari a livello provinciale e che rappresenterà un investimento significativo nel comparto delle costruzioni che sta soffrendo più di altri la contrazione degli investimenti pubblici e privati registrati negli ultimi anni in Trentino.

«Riteniamo infatti - affermano i leader delle tre confederazioni sindacali - che sia utile avere un percorso trasparente su tutti i contenuti del progetto per quanto riguarda, in generale, il ruolo che il Not svolgerà all'interno del sistema della sanità trentina. Più in particolare abbiamo anche necessità di aprire un dialogo costruttivo con la giunta provinciale per capire con quali procedure quest'ultima intende appaltare la realizzazione dell'opera e assegnare poi la futura gestione dei servizi esternalizzati, dalle cucine al pulimento, passando per l'installazione e la manutenzione degli impianti. Avere informazioni puntuali su queste due fasi è fondamentale soprattutto per una corretta gestione di tutti gli aspetti occupazionali e contrattuali connessi al Nuovo Ospedale Trentino».