“Appare evidente che gli spazi di democrazia e di libertà non appartengono alla storia e alla cultura del sindaco Alemanno. Ci ha già provato vietando i cortei nel centro di Roma e la magistratura ha definito incostituzionale quella sua decisione. Ora ci riprova con il concerto del Primo maggio”. Il segretario generale della Camera del lavoro di Napoli, Federico Libertino, interviene sulla polemica tra i sindaci di Napoli e Roma, in merito al concerto della Festa del lavoro.

“Roma – afferma il sindacalista – è uno spazio aperto di democrazia, di musica, di libertà, che vede la partecipazione da anni di centinaia di migliaia di persone, soprattutto ragazze e ragazzi, provenienti da ogni parte d’Italia e d’Europa. Un grande evento non solo italiano ma di carattere internazionale. Pur apprezzando la disponibilità del sindaco de Magistris a concedere piazza del Plebiscito gratuitamente e senza ulteriori costi per il concerto nazionale del Primo maggio, noi pensiamo che debba svolgersi nella sua sede naturale di piazza San Giovanni a Roma, per rafforzare la tradizione di un evento che tiene unito il paese. Il che non significa che Napoli non debba avere, come succede da anni, un suo appuntamento musicale forte, qualificato nella presenza degli artisti, così come accaduto quest’anno, con migliaia di giovani a piazza del Gesù”.

Valuteremo con Cisl e Uil, nel corso delle prossime settimane – conclude Libertino – dove tenere la manifestazione del Primo maggio (2013 ndr), una prerogativa che resta delle organizzazioni sindacali. Se è il caso, e ciò dipende dagli artisti che riusciremo a coinvolgere, potremmo pensare di spostarla in una location più ambiziosa. Proveremo anche a riproporre il classico corteo nelle vie del centro sul tema del lavoro, della sua centralità, della sua dignità, che è e resta il nostro obiettivo principale. Di tutto abbiamo bisogno, in questa fase, tranne che di mettere in piedi una ‘Lega’ musicale del Sud pronta a contrapporsi al ‘concertone’ di piazza san Giovanni".