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Prime pagine
Oggi è la giornata contro la violenza sulle donne. Tutti i quotidiani, in edicola e on line, dedicano a questo appuntamento titoli e approfondimenti. La violenza ha molte facce e tutte vanno indagate per poterla sconfiggere. C’è quella fisica, quella delle parole, quella in famiglia e nei luoghi di lavoro. Cambiare il linguaggio e costruire una diversa cultura dei generi sono una delle priorità.
L’apertura di Collettiva.it
Quale genere di libertà di Martina Toti
La Salvezza è nel lavoro di Esmeralda Rizzi
Violenza di Stato di Giorgia Fattinanzi
“Le voci delle donne. Più forti della violenza” è la scelta d’apertura de La Repubblica che in taglio centrale riporta alla pandemia “Virus, il doppio vaccino”. Foto notizia di una panchina rossa con un paio di scarpe sempre rosse appoggiate sulla seduta è lo strillo de Il Messaggero: “Violenza sulle donne, la strage infinita”, e poi la pandemia e lo “Sci vietato anche all’estero”. La Stampa dedica un dorso e una copertina intera per contrastare la violenza contro le donne, mentre il titolo del quotidiano recita: “Scuole aperte sette giorni prima di Natale”. “Cielo nero” è il titolo posto sulla foto notizia che racconta i tanti colori delle donne, questa la scelta del Il Manifesto che poi si dedica alle scuole come approfondimento “Scuole verso la riapertura a dicembre”. “La ferita innegabile” è la titolazione di Avvenire.
Scelta diversa per Il Sole 24 ore: “Usa, la squadra di Biden convince. Wall Street sopra quota 30mila”, e in taglio centrale torna in Italia ma si occupa di economia: “Bankintalia: la ripresa sarà più lenta. Istat: nel 2021 nascite sotto 400mila”. Anche nella prima pagina del Corriere della Sera non vi è traccia del 25 novembre. Titolo d’apertura: “Spiragli ma non si apre” e poi richiami sul rischio di un Natale triste, e a quanto accade negli Usa.
Infine il Fatto Quotidiano si distingue ulteriormente: “Renzi è come B.; via l’indagine da Firenze”.
Le interviste
“Lavoravo da malato adesso avrò la mutua”. È una delle riflessioni che Marco Tuttolomondo, il rider di Palermo che affiancato da Nidil Cgil ha sconfitto Glovo, affida a Gabriele De Stefani de La Stampa. “Una volta sono rimasto in servizio con 38.7 di febbre, ma non avevo alternative, per portare a casa 1.500 euro al mese dovevo lavorare sette giorni su sette”, e interrogato sulla scarsa consapevolezza dei propri diritti da parte dei suoi colleghi risponde: “Purtroppo è vero. Io vivo a Palermo, occasioni di lavoro ce n’è poche e tanti finiscono per accettare tutto. Poi molti colleghi sono studenti che vogliono solo arrotondare e hanno poche pretese. Una volta mi sono trovato a scioperare da solo. Ma la consapevolezza sta crescendo grazie anche al ruolo del sindacato”.
La Repubblica ospita il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri che risponde alle critiche avanzate dal quotidiano romano sullo sciopero dei lavoratori pubblici indetto per il prossimo 9 dicembre: “La vera battaglia è questa: se i temi del lavoro sono ancora importanti in questo Paese, o si abbraccia una vecchia logica per la quale la competitività va raggiunta attraverso la riduzione dei trattamenti economici. (….) non credo sia un peccato rivendicare il rinnovo dei contratti”. E rispetto alla questione economica il leader della Uil aggiunge: “Alla fine l’aumento vero medio si riduce a circa 83 euro lordi che, depurati di tasse e oneri, non arriverebbero a 40 euro netti mensili”.
Si dice deluso dalla sanità lombarda il fondatore dell’Istituto Mario Negri, Silvio Garattini che dalle colonne del Corriere della Sera afferma: “Bisogna ripensare la sanità come un esercito per difenderci”. Ancora di salute parla Massimo Galli su Il Messaggero: “Assembramenti e trasporti, riportare gli alunni in aula sarebbe un vero boomerang”. Mentre secondo Ranieri Guerra, pag.7 de La Repubblica: “Questa nuova ondata è stata così violenta perché il Covid è mutato e si trasmette più rapidamente. Tanti i morti, ma curiamo meglio i malati”
Molti giornali interrogano donne per indagare le diverse sfaccettature della violenza: su Il Sole 24 ore è possibile leggere il punto di vista della relatrice speciale Onu Bubravka Simonovic “Italia: fenomeno sottostimato e tempi lumaca in tribunale”, della ministra per le Pari Opportunità Elena Bonetti “Arriva per le vittime il microcredito di libertà da 3 milioni”, e della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese “Bisogna rafforzare la legge per il recupero dei maltrattati”.
Un giovane economista dell’Ocse, Andrea Garnero, affida a La Repubblica la sua riflessione: “Se siamo nella stessa tempesta non stiamo tutti sulla stessa barca”. Le donne pagano la crisi da coronavirus molto più cara, “Le donne soffrono molto di più. Perché sono su tutti i fronti (….) Attenzione però a non ridurre tutto alle risorse. Qui ci sono ostacoli di fondo da superare, anche culturali, che da sempre limitano in Italia il lavoro dei due genitori”. Il Messaggero ospita una conversazione con la presidente di Telefono Rosa Gabriella Moscatelli: “Troppe tacciono per paura di vedersi togliere i figli”, e una con la presidente della commissione sui femminicidi Valeria Valente: “Primo sì alla legge che individua il link tra delitto e genere”. Punto di vista particolare quello raccolto da il Fatto Quotidiano, parla Linda Scott economista professoressa di Oxford: “L’Italia è autodistruttiva: investe sulla loro istruzione e le abbandona”. Avvenire intervista il presidente vicario del Tribunale di Milano Fabio Roia che afferma: “La vera novità? Il Codice Rosso legge efficace anche per gli uomini”.
Editoriali e commenti
Sono 1 milione e 170 mila le donne che hanno subito molestie nei luoghi di lavoro, lo afferma Linda Laura Sabbadini a pag. 48 de La Stampa e aggiunge: “Un terzo delle donne è costretta a lasciare il lavoro, o a rinunciare alla carriera, il 10% viene licenziata o non assunta. Un quarto non risponde a una domanda. Un silenzio terribile pieno di significati (….) Ma questa giornata deve farci riflettere su un altro problema strutturale grave che riguarda le donne, il lavoro. Senza lavoro non c’è indipendenza economica delle donne. Senza lavoro è più difficile per le donne reagire alla violenza”. Dalle colonne di Avvenire, la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan afferma: “Anche il sindacato può fare molto attraverso la contrattazione per prevenire le forme di discriminazione sessuale e tutelare la donna in ogni suo ambito. Non partiamo da zero”.
Molto duro lo scritto di Ferruccio De Bortoli pubblicato a pagina 28 de Il Sole 24 ore, il senso lo si può trovare in una domanda: “Vogliamo una economia di mercato vera e concorrenziale o vogliamo una Repubblica paternalistica e assistenziale?”. Linea simile quella affermata da Paolo Balduzzi su Il Messaggero, si occupa dei ritardi e della poca trasparenza sul Recovery Fund e afferma: “le riforme dimenticate? Il vero virus per l’economa”.
A pag. 15 de Il Manifesto, Vincenzo Vita riflette sulle parole pronunciate dal segretario generale della Cgil Maurizio Landini lunedì scorso in audizione parlamentare sulla legge di bilancio. Pochi giornali si sono accorti della novità e della rilevanza di quanto affermato dal leader della Cgil, chi volesse può leggere il resoconto pubblicato da Collettiva.it. Secondo Vita quell’intervento “ha segnato un punto di svolta nei temi posti dal segretario della Cgil Maurizio Landini. Insieme alle questioni importanti sì, ma certamente più arate e prevedibili inerenti alla tutela del vasto universo del lavoro o del precariato, hanno fatto il loro ingresso in scena due nodi diversi, diversi ma storicamente deboli o assenti dalla sintassi dalla principale organizzazione sindacale. Per un verso il disagio dei protagonisti dello spettacolo dal vivo (….) Inoltre, è stato aperto il problema enorme dei dati personali oggi impropriamente nelle mani degli Over The Top”.
Infine gli esteri, lunga riflessione di Federico Rampini a pag. 33 de La Repubblica: “Il riscatto della democrazia americana”
Economia e lavoro
Notizia dell’ultima ora è la fumata nera uscita dal Consiglio dei ministri di questa notte: ancora nessun commissario per la Sanità in Calabria. Sembravano sentirselo i sindacati della Regione, Conquiste del Lavoro dà conto della decisione di mobilitarsi: “La nostra regione è stanca di aspettare – affermano i segretari generali di Cgil Cisl e Uil calabresi – chiediamo di riunire inn Calabria un Consiglio dei ministri straordinario mettendo al primo punto dell’ordine del giorno la nomina del commissario per la sanità e il varo della struttura che dovrà aiutarlo nella difficile opera di risanamento del Servizio sanitario regionale”.
Diversi quotidiani, da Il sole 24 ore al Il Messaggero fino al Secolo XIX tornano sulla vicenda della ex Ilva riportando le dichiarazioni del presidente del Consiglio Conte “L’accordo con Mittal verrà siglato a breve”, a lui rispondono i sindacati: “Non c’è chiarezza su organici e piano industriale”.
“in 24 ore 800mila pacchi. Il record dell’e-commerce” è il tiolo di un interessante articolo di Elisabetta Andreis, è possibile leggere sulle pagine milanesi de il Corriere della Sera di Milano: “Eravamo circa duemila driver prima del lockdown, adesso saremo almeno 4mila. Da 150 pacchi al giorno adesso arriviamo a 200”, è il racconto di Domenico Pignatiello, impiegato di Amazon e delegato Filt Cgil.
Patrizia Pallara su Collettiva firma un articolo: “Amazon Sui diritti non si fanno sconti” dedicato alla giornata di azione mondiale del Black Friday, sarà il 27 novembre, cui la Cgil aderisce per raccontare le vere condizioni di lavoro nei magazzini del colosso dell’e-commerce. In Italia la mobilitazione si declina con l’evento nazionale “Red Friday” che sarà trasmesso in diretta streaming dalle 10 alle 13 del 27 novembre su Collettiva
Carmine Fotina de Il Sole 24 ore dà conto dell’ultimo rapporto della Svimez e del crollo vorticoso della occupazione femminile nelle regioni meridionali, in tre mesi si sono persi per 171mila posti (pag. 2).
Due le questioni di economia di cui danno conto i giornali. Le dichiarazioni di Eugenio Gaiotti, capo del Dipartimento Economia e statistica di Banca di Italia, in audizione parlamentare sulla legge di bilancio ha affermato che “la ripresa del 2021 sarà verosimilmente più lenta del previsto”. E la ripresa della discussione, o forse delle polemiche sull’utilizzo del Mes.
Infine, come è ovvio, ambio spazio alla pandemia, alle possibili aperture in vista del Natale, sulle ricadute economiche che il non avvio della stagione sciistica e turistica porterà all’economia della montagna soprattutto nelle regioni settentrionali.
L'Agenda degli appuntamenti
L'Università e la Ricerca oltre la pandemia. La Cgil incontra il ministro Manfredi. Diretta streaming con Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, a partire dalla 9 di questa mattina su Collettiva.it
Per il quadro completo di tutti gli appuntamenti Cgil, vedi l’agenda di Collettiva.