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Le misure del governo
Il governo fa slittare di una settimana il dpcm per le nuove norme di contrasto al Covid. Nel frattempo è stato prorogato di una settimana il dpcm attualmente in vigore, per evitare un vuoto normativo. Viene però salvata l’estensione delle mascherine obbligatorie all’aperto da domani. Sarà inserita nel decreto con cui l'esecutivo proroga lo stato d'emergenza fino a gennaio. Il governo prende tempo per valutare attentamente la curva del contagio e preparare nel caso ce ne fosse bisogno interventi ancora più restrittivi , ma dopo averli concordati con le Regioni e averne fatto "assorbire" la necessità agli italiani. Per quanto riguarda i tanti commenti degli studiosi che ogni giorno parlano delle misure più efficaci contro una nuova ondata della pandemia, da segnalare sul Corriere della Sera una intervista al consulente del ministero, Walter Ricciardi: “Il lockdown misura di cieca disperazione? Intendevo dire estrema, ma allora era inevitabile” (Valentina Santarpia a pagina 9). Sempre sul Corriere della Sera il commento sulle scelte del governo nell’editoriale di Fiorenza Sarzanini: “La giusta distanza”. Anche il Messaggero apre con le misure per contrastare il virus. “Troppe assenze, slitta la stretta”. “Le misure anti-Covid rinviate per la defezione di 80 parlamentari della maggioranza. Il governo: il nuovo Dpcm tra una settimana. Mattarella: “Serve uno sforzo comune”. Sempre sul Messaggero la critica di Cristina Mangani sulla “farsa della mascherina obbligatoria, necessaria solo se si incontra un estraneo”..(a pagina 3). Titolo preoccupato quello de La Stampa (il cui direttore Giannini è in quarantena). “Tamponi e posti letto, è emergenza”. Il commento è affidato a Marcello Sorgi: “Impreparati alla seconda ondata”.
Landini: non dobbiamo sprecare tutto il lavoro fatto
Parlando ieri a Napoli, il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha detto che "non bisogna abbassare la guardia. E’ importante avere una coerenza nei comportamenti di ognuno di noi. Il virus non è sconfitto, vediamo quello che sta succedendo in giro per il mondo e sarebbe sciocco se nel nostro Paese, in cui abbiamo svolto nei mesi scorsi un lavoro molto importante, buttassimo via questo lavoro. Rispetto al futuro, significa anche fare quegli investimenti che sono necessari sul terreno della sanità e del lavoro. Cosa succederà nei prossimi anni credo dipenderà molto dalle scelte che siamo chiamati a fare nelle prossime settimane. Per questo noi rivendichiamo che il governo, ora che ha varato la nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, convochi le parti sociali, le organizzazioni sindacali, proprio perché vogliamo discutere sia della legge di bilancio che si dovrà fare sia di come si spendono i soldi europei e i fondi di investimento, a partire dal Mezzogiorno".
Per quanto riguarda le scelte di politica economica, Landini ribadisce che bisogna andare oltre le misure messe in campo questa estate: “Il decreto Agosto contiene una serie di provvedimenti che noi a suo tempo abbiamo giudicato positivamente, poi so che c'e' stato un intervento della Ragioneria dello Stato quindi dobbiamo vedere concretamente il testo definitivo per esprimere una valutazione dettagliata. Oggi il problema e' andare oltre il decreto Agosto e impostare la nuova legge di bilancio e gli investimenti".
Le prime pagine dedicate all’immigrazione
I giornali che rilanciano con più forza la svolta del governo sulle politiche migratorie sono oggi Repubblica e Manifesto. La prima apre con il titolo “Meno profughi, più lavoratori. La nuova Italia dei migranti”. Finora 24 mila arrivi come nel 2018. Dopo il picco di agosto calano anche gli sbarchi dalla Tunisia. Aumenta il numero di chi cerca occupazione. Il viceministro Mauri: i decreti Salvini speculavano sulla paura. Sull’argomento Repubblica propone un commento di Luigi Manconi: “Se l’Umanità torna al primo posto” (a pagina 29). Immigrazione in primo piano anche sul Manifesto: “Quasi umani” con una foto di Conte e Zingaretti che si salutano. Nel sommario si spiega il “quasi” del titolo: “Luci e ombre delle nuove misure sull’immigrazione, cadono quelle più repressive di Salvini contro l’accoglienza, ma si alzano le barriere delle frontiere per decidere chi entra e chi viene respinto. E dopo il caso di Colleferro, giro di vite con il Daspo ai violenti” .
I sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil giudicano positivamente la scelta del governo: Il superamento dei decreti sicurezza è la notizia che stavamo aspettando. Questo decreto rappresenta un cambio di passo importante, un segnale di discontinuità politica che rimette al centro i diritti umani”.
Per la Cgil è ora della legge sulla cittadinanza.
Anche per la Cgil la scelta del governo sull’immigrazione è giusta, i decreti Salvini andavano cancellati. Ieri il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini ha commentato da Napoli: “E' un provvedimento che va nella direzione giusta, perché affronta il problema della migrazione non in termini di propaganda, ma di riconoscimento di un problema umanitario e sociale che va affrontato e governato". Parlando a margine di un convegno sull'aerospazio organizzato a Napoli, il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha voluto sottolineare gli interventi apportati "in termini di maggiore velocità per i permessi di soggiorno, la maggiore attenzione alle ragioni che portano le persone a fuggire dal proprio Paese, la riapertura degli Sprar e un atteggiamento diverso verso le Ong". E ora, dopo le modifiche ai decreti Sicurezza, sottolinea Landini, "è necessario andare anche nella direzione per cui, chi è nato e vive in Italia, dovrebbe avere gli stessi diritti di tutti gli altri". “Questo è un elemento che crea integrazione ed e' il modo per creare davvero sicurezza nel Paese".
Forze armate. Una manifestazione “storica” a Roma
C’è ancora molta tensione per la mobilitazione dei militari che rivendicano il diritto di iscriversi al sindacato e di manifestare. “Un vero e proprio atto intimidatorio con il quale si tenta di negare un diritto sancito dalla nostra Costituzione anche per i militari, quello di manifestare liberamente”. Lo ha dichiarato ieri il segretario confederale della Cgil Giuseppe Massafra commentando la circolare emessa dallo Stato Maggiore della Difesa nella quale spiega il dirigente sindacale “si minacciano conseguenze disciplinari nei confronti di coloro che intenderanno partecipare alla manifestazione indetta dai sindacati militari oggi, 7 ottobre, in piazza Montecitorio, a Roma”. “Noi - aggiunge Massafra - saremo a fianco delle Associazioni che hanno organizzato l'iniziativa per difendere un sacrosanto diritto democratico che ancora da parte di alcuni ambienti ci si ostina a negare”.“Il Paese ha bisogno di crescere e di modernizzarsi anche in questo settore delicato ed importante, recuperando un vuoto durato purtroppo a lungo, dalla nascita della Costituzione fino alla storica sentenza della Corte (n.120/2018) con la quale è stata sancita la libertà di associazione sindacale fra i militari”, conclude Massafra.
Della “storica” protesta dei militari e della loro rivendicazione al diritto di avere un sindacato che li rappresenti scrive Emanuele Di Nicola su Collettiva:
Blocco dei licenziamenti prorogato fino a dicembre
Ne parlano Giorgio Pogliotti e Claudio Tucci sul Sole 24 ore: “Incentivi per le assunzione a tempo indeterminato” (p. 7). Oltre alle novità sugli ammortizzatori sociali, nell’articolo si parla del via libera della Commissione Ue al sostegno italiano da 1,5 miliardi per le aziende del Sud Italia colpite dall’epidemia. Intanto “ fino a dicembre si potranno utilizzare altre 18 settimane di cassa integrazione d'emergenza, in parte con oneri a carico delle imprese. Per chi rinuncia alla cassa Covid-19 (avendola già utilizzata) e fa rientrare al lavoro il personale è prevista una decontribuzione fino a 4 mesi. Lo sgravio contributivo totale raggiunge i 6 mesi per i datori di lavoro che, entro fine anno, assumono a tempo indeterminato o stabilizzano contratti a termine. Resta il divieto di licenziare, ma per un periodo "mobile" collocato fino al 31 dicembre per le imprese che usano la cassa Covid-19 o beneficiano degli incentivi fiscali, ma spuntano alcune eccezioni. Sono alcune delle misure del pacchetto lavoro contenute nel decreto Agosto, approvato ieri dal Senato. Durante l'iter a palazzo Madama il provvedimento ha imbarcato una ulteriore novità, sullo smart working, che può essere attivato dal genitore dipendente privato per tutta (o parte) della quarantena del figlio convivente minore di 14 anni (il contatto, che ha fatto scattare la misura sanitaria, oltre a scuola può essere avvenuto in piscine, palestre, centri sportivi). In alternativa al lavoro agile, un genitore può optare per un congedo"straordinario" retribuito al 50 per cento. Sul lavoro, il provvedimento stanzia circa un miliardo (sui 25 totali). II piatto forte resta l'allungamento della Cig Covid-19 (…)
Metà delle risorse del Recovery Fund al Mezzogiorno?
Per quanto riguarda le scelte da fare per lo sviluppo del Mezzogiorno, da segnalare la dichiarazione del segretario generale della Cgil di Napoli, Walter Schiavella, secondo il quale metà delle risorse in arrivo del Recovery Fund dovrà essere destinata alle regioni del Sud. “L'affermazione che la questione meridionale è una questione nazionale – dice Schiavella - deve essere tradotta attraverso la destinazione di almeno il 50 per cento del Recovery Fund al Mezzogiorno nel quadro di un unico piano nazionale gestito unitariamente.Sulle scelte da fare per “dividere” la torta delle risorse da segnalare l’editoriale critico di Francesco Grillo sul Messaggero: “Il baratto con il Sud. Il prezzo inaccettabile per gli assegni delle famiglie”
Recovery Fund: sette anni di tempo per le riforme
Lo spiega l’HuffingtonPost Italia con un pezzo di Angela Mauro : “L’Italia avrà sette anni di tempo per completare l’iter delle riforme e degli investimenti con le risorse del recovery fund. Oggi all’Ecofin il ministro Roberto Gualtieri strappa un altro passo in avanti, rispetto all’intesa raggiunta dai leader europei a luglio. In sostanza, si legge nel documento conclusivo, il governo non avrà più 4 anni di tempo per le riforme e 7 anni per gli investimenti, come recitava l’impostazione iniziale, ma dovrà completare tutto “entro la fine di agosto 2026”. Perché il 2026 è l’ultimo anno in cui la Commissione europea potrà raccogliere prestiti sul mercato per il pacchetto anti-crisi Next Generation Eu. Sconfitta la linea olandese. Come mai? Il Covid minaccia una seconda ondata e questo spinge i paesi Ue ad accelerare sul recovery fund. (…)
Sicilia, la ricetta dell’economia circolare per il polo biochimico
Dall’Avvenire, pagina 22. “ll fine dell'economia non è il profitto, dev'essere l'uomo, il suo benessere”. Davanti ad una platea di investitori, imprenditori, persone delle Istituzioni e del mondo della ricerca, venuti a Caltagirone (Catania) per l'evento dedicato alla Giornata nazionale della Bioeconomia, il vescovo Calogero Peri, zucchetto rosso e saio, ha riportato l'attenzione sull'uomo, auspicando che “parlare di bioeconomia voglia dire cominciare davvero a recepire il grido della terra. Questo tema va tolto dagli interessi particolari, e deve andare oltre le nazioni. Bisogna pensare mondialmente ed agire localmente, perché il sistema ambiente ha bisogno di cura da parte di tutti. L'obiettivo è mettere fine allo sfruttamento di questo pianeta, e farcelo alleato affinché tutti possano vivere meglio”. La seconda Giornata nazionale della Bioeconomia, lanciata da Cluster Spring e da Assobiotec-Federchimica, ha visto 14 centri protagonisti in Italia, tra cui, appunto, la città della ceramica siciliana “Noi abbiamo chiaro - ha detto il sindaco di Caltagirone, Gino Ioppolo - che nel 2050 saremo quasi 10 miliardi sulla terra che, secondo la Fao, aumenterà la domanda di cibo del 60%, e che ci sarà una pressione enorme sulle risorse del pianeta. La bioeconomia circolare è, dunque, la nuova sfida, che ci dà la possibilità di coniugare l'economia con l'ambiente e con la società. La zona industriale di Caltagirone può diventare fortemente attrattiva per una serie di iniziative imprenditoriali che già si affacciano, capaci di creare sviluppo nel totale rispetto dell'ambiente”. (…..)
La battaglia dell’idrogeno
E a proposito di nuovo sviluppo ecosostenibile da segnalare su Domani, il quotidiano cartaceo e online lanciato da De Benedetti, un approfondimento di Fabio Roccon sull’idrogeno: “L'idrogeno ha un grande potenziale come fonte di energia alternativa e l’Italia per posizione geografica ed estensione della rete di distribuzione del gas ha la possibilità di diventare un hub europeo. Esistono però diverse modalità di produzione, da una parte c’è l’idrogeno verde prodotto dall’energia elettrica con l’elettrolisi, dall’altro quello blu prodotto dal gas. Il primo, meno inquinante, ha un range di costo stimato sui 65-135 euro ogni MWh, il secondo più economico ma anche più impattante per l’ambiente, con un costo 50 euro per MWh .La contrapposizione tra le due modalità di produzione cela anche lo scontro tra enormi interessi strategici (…)
Sempre a proposito di futuro green da segnalare sul Sole 24 ore la notizia sulla decisione del governo inglese di investire nelle pale eoliche: “Johnson: il Regno Unito sarà l’Arabia Saudita dell’eolico” (Nicol Degli Innocenti a pagina 28)
Le proposte di Collettiva.it: oggi si parla di scuola
Focus sui problemi della scuola per la piattaforma della Cgil. Oggi si apre con una video scheda sulla scuola dei supplenti, ovvero sull’emergenza cattedre e il boom delle supplenze. In primo piano un articolo di Stefano Iucci sui dati dell’ultimo sondaggio di Futura che per conto della Cgil ha raccolto le preoccupazioni dei genitori e degli insegnanti a un mese dalla difficile riapertura della scuole. Ad arricchire il “pacchetto” scuola un video con il commento ironico del comico Dario Vergassola e il racconto di Emiliano Sbaraglia sulla “didattica dispersa”.
Aveva ragione Einstein
Il premio Nobel per la Fisica 2020 è stato assegnato a Roger Penrose, “per aver scoperto che la formazione di un buco nero è una chiara predizione della teoria generale della relatività” e congiuntamente a Reinhard Genzel e Andrea Ghez “per la scoperta di un oggetto compatto supermassiccio al centro della nostra galassia”. Il Comitato dei Nobel ha attribuito questo premio alla scoperta “dei più oscuri misteri dell’universo”. Penrose ha lavorato a lungo con il cosmologo Stephen Hawkin, morto due anni fa. L’Accademia reale svedese delle Scienze ha assegnato il riconoscimento da 10 milioni di corone svedesi metà a “Roger Penrose perché ha utilizzato metodi matematici ingegnosi per dimostrare che i buchi neri sono una diretta conseguenza della teoria della relatività generale di Albert Einstein. Sembra comunque che lo stesso Einstein non credeva che i buchi neri esistessero davvero, questi mostri super-pesanti che catturano tutto ciò che li entra. Niente può sfuggire, nemmeno la luce” sottolinea l’Accademia. Da segnalare tra i vari articoli sull’argomento un approfondimento del fisico Carlo Rovelli sul Corriere della Sera: “L’intelligenza libera che spiega i buchi neri” (a pagina 20).
L’agenda degli appuntamenti
Per il quadro completo di tutti gli appuntamenti Cgil, vedi l’agenda di Collettiva.it