Il nuovo ruolo dello Stato in economia, gli investimenti pubblici strategici per affrontare la ricostruzione dopo una delle più gravi crisi della storia, il contrasto all’impoverimento continuo di chi vive di lavoro, il cambiamento del modello produttivo all’insegna della sostenibilità ambientale e sociale. Sono questi i grandi temi affrontati dal segretario generale della Cgil, Maurizio Landini - alla vigilia del Consiglio Europeo straordinario sul Recovery Fund – nel suo intervento su Collettiva.it, a conclusione del dibattito sull’economia promosso dalla piattaforma digitale e che ha visto i contributi di importanti economisti tra cui Prodi, Visco, Archibugi, Pennacchi, Reviglio e Crouch. “Abbiamo di fronte a noi una sfida complessa, forse la più difficile dal dopoguerra a oggi – dice Landini - vincerla o perderla dipenderà dalla capacità di fare sistema, di riprogettare e cambiare il Paese”. Una sfida “che ha bisogno di risposte radicali, innovative e coraggiose” e in cui occorrerà “coniugare lavoro e diritti per tutti, tutela dell'ambiente e dei beni collettivi, giustizia e uguaglianza sociale: non è un’utopia, è un processo che cambia le priorità e afferma un modello di sviluppo socialmente e ambientalmente sostenibile”.

Per Landini siamo di fronte ad un “passaggio storico, reso ancora più stringente dalla pandemia, che non può essere gestito solo attraverso la pletora di incentivi e bonus che conosciamo”. Occorrono “investimenti pubblici e privati e strumenti di governo che possano rendere esplicito un ruolo dello Stato quale protagonista delle politiche di sviluppo e non solo erogatore e soggetto passivo nei confronti del mercato”. Di qui la proposta di un'agenzia per lo sviluppo per progettare e pianificare lo sviluppo industriale del Paese, e richieste quali il coinvolgimento dei lavoratori, un fisco più equo e progressivo e il superamento della precarietà infinita, perché “non ci può essere sostenibilità – scrive il segretario generale della Cgil - senza contrasto all'impoverimento di chi lavora per vivere, senza il riconoscimento della dignità dei lavoratori e delle lavoratrici”. L'intervento integrale del segretario generale della Cgil su Collettiva.it.

Lo spartiacque del 18 agosto.
''Stiamo chiedendo che ci sia la certezza della proroga fino alla fine dell'anno e che ci sia il finanziamento degli ammortizzatori sociali e che inizi già da luglio una discussione per una riforma strutturale per avere un sistema di ammortizzatori sociali universale e non avere come è avvenuto adesso forme, le più diverse, per dare reddito a rapporti di lavoro diversi. Va evitato che il 18 di agosto partano licenziamenti anche di chi non ha bisogno di licenziare''. Lo ha detto Maurizio Landini, segretario generale Cgil ai microfoni di Rai Radio1 nel corso della trasmissione In Viva Voce.

Rilanciare la ricostruzione post sisma 2016
Il segretario generale della Cgil è intervenuto ieri anche sui temi ormai quasi dimenticati della ricostruzione dopo il terremoto del 2016. "Siamo disponibili a far diventare la ricostruzione post sisma 2016, pubblica e privata, un argomento nazionale. C'e' bisogno di fare sistema e di collegarsi con gli investimenti di cui si sta discutendo in questo momento in Italia". Lo ha detto Maurizio Landini, durante un'iniziativa organizzata dalla Cgil Marche in videoconferenza sul tema "Appalti, lavoro, legalità", con la partecipazione tra gli altri del segretario regionale Cgil Giuseppe Santarelli, della segretaria generale Cgil Marche Daniela Barbaresi, del presidente Camera di Commercio Marche Gino Sabatini e del commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini. Nelle proposte verbali e scritte della Cgil, ha ricordato, il problema della ricostruzione post-sisma "è stato uno dei punti posti come questione nazionale, durante gli Stati Generali".

"Subito dopo essere stato eletto - ha aggiunto Landini - ho voluto lanciare un messaggio su come la ricostruzione post sisma potesse dare una prospettiva ai territori colpiti e dare un messaggio importante per la ricostruzione complessiva del nostro Paese, sono andato in visita in tutte le zone terremotate delle quattro regioni. Il rischio a questo punto non e' solo la non ricostruzione, ma anche la desertificazione ulteriore di queste aree interne". Secondo il segretario della Cgil "il punto e' la progettazione degli interventi e, a volte, la non eccelsa qualità dei progetti che vengono presentati. Per questo credo che uno dei problemi fondamentali sia il potenziamento degli uffici tecnici dei Comuni e Commissariali con delle assunzioni mirate.

Decreto rilancio: hanno preso le nostre idee, ma non discutono con noi
Sul decreto Rilancio, "ad oggi non c'è un tavolo nazionale dove poterne discutere ufficialmente" con le organizzazioni sindacali. La sottolineatura rivolta al governo, con il quale ci sono "difficoltà di interlocuzione", è arrivata dal segretario della Cgil, Maurizio Landini, durante il suo intervento all’evento marchigiano sul tema "Appalti, legalità e lavoro. "Anche i miglioramenti che sono contenuti all'interno del testo, sono tutti frutto di segnalazioni, di pressioni, di richieste che la Cgil ha avanzato, senza avere ad oggi la possibilità, al di là degli impegni e delle promesse fatte, di discutere dei contenuti del decreto". "Al punto che noi dovremmo discutere oggi, visto che si tratta di un decreto che sarà pubblicato, di come eventualmente ci muoveremo - ha aggiunto -, perché nel dibattito parlamentare che ci sarà sia possibile migliorare degli aspetti che non sono all'interno o dei problemi che non sono stati affrontati.

Su autostrade scelta la direzione giusta
“La revisione dell'assetto societario" di Aspi, con "l'ingresso di Cdp e la quotazione in borsa va nella direzione di una strategia industriale di cui il Paese ha bisogno di dotarsi". Così ieri il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ai microfoni di Radio Rai Uno. "Come organizzazioni sindacali, nel rispetto della discussione che c'è stata, abbiamo sempre immaginato - sottolinea Landini - che era meglio trovare un'intesa, che avesse un elemento di qualità dal punto di vista delle politiche industriali e che salvaguardasse i livelli occupazionali"

I titoli principali delle prime pagine di oggi
In primo piano oggi il nuovo scontro europeo sull’uso del Recovery Fund. Chiaro il titolo di apertura del Corriere della Sera: “Duro scontro Italia-Olanda”. Il vertice europeo sui fondi. Rutte vuole il diritto di veto. Conte: viola le regole. Asse Italia-Francia. Sempre sul Corriere una intervista al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, che continua a dettare la linea sia sul Revory Fund, sia sul Mes su cui il ministro smentisce la volontà del governo di non usare i prestiti e chiarisce i termini dell’accordo su Autostrade (intervista a cura di Federico Fubini e Monica Guerzoni a pagina 3). L’editoriale è firmato da Angelo Panebianco: “I brontolii non fanno riforme”. Anche Repubblica punta sullo scontro europeo con i paesi “frugali”: “Aiuti, il caso Italia divide l’Ue”. Conte cerca la sponda di Macron, accordo subito o finiamo nelle tempesta. Poi attacca l’Olanda: non rispetta le regole. Su Repubblica l’intervista al consigliere della Merkel, Lars Feld: dovete fare riforme vere, non come il decreto Semplificazioni. Ma il commento politico di Repubblica è basato su un notevole scetticismo. Lo firma Andrea Bonanni: “Sul ring europeo con le mani legate” (dalla prima a pagina 27). Intanto il personaggio della vignetta di Altan intento a giocare con le macchinine si chiede: “Qualcuno ha vinto e qualcuno ha perso. Chi non si sa”. Scenari europei in primo piano anche su La Stampa: “Conte: i 750 miliardi non si toccano”. Alla vigilia del vertice europeo straordinario Italia e Francia avvisano i frugali sul Recovery Fund. Il quotidiano torinese propone una intervista a Orlando: “Riforme subito o perderemo i fondi. Autostrade non sarà una nuova Alitalia”. Sul manifesto il titolo: “Recovery, Merkel richiama all’ordine”. Interessante sempre sul manifesto il focus sui soldi dei Paesi frugali e dei tanti aiuti che questi Paesi hanno avuto dalla Ue (a pagina 3). Per quanto riguarda l’uso delle risorse europee da segnalare sul quotidiano diretto da Norma Rangeri l’intervento di Rossella Muroni che riporta l’attenzione sulla fragilità del territorio nazionale (a pagina 2). Tra i quotidiani il Messaggero sceglie di puntare sulle tensioni in aumento dei possibili nuovi contagi dall’estero. “Tamponi per i voli dall’estero” è il titolo di apertura. Il governo studia un piano per il controllo negli aeroporti per chi arriva da Paesi extra Ue. Fallito l’obiettivo dei contagi zero: indice Rt oltre i limiti in sei regioni. Ipotesi zone rosse. Sull’Europa il Messaggero titola: “Recovery Fund, muro di Olanda e Ungheria. Il Piano B dei tedeschi (alle pagine 2 e 3).

Sud. Fracassi (Cgil): Svimez conferma il quadro preoccupante, agire subito
“Le previsioni Svimez confermano le nostre stesse preoccupazioni per il Mezzogiorno: un impatto profondo della crisi economica e sociale scaturita dalla pandemia Covid-19, in un quadro già recessivo e divergente con il resto del paese e con una serie di crisi industriali importanti aperte da troppo tempo. Occorre agire al più presto utilizzando al meglio le risorse pubbliche, nazionali ed europee”. Così la vice segretaria generale della Cgil Gianna Fracassi. “È vero che la caduta del Pil potrebbe risultare inferiore a quella del centro-nord, ma – sottolinea – i calcoli Svimez prefigurano nel 2021 una ripresa più debole per le Regioni del sud, in particolare degli investimenti, senza i quali appare impossibile difendere e ricreare crescita e posti di lavoro”. Per la dirigente sindacale “il tempo non è una variabile indipendente: è necessario agire al più presto. Per evitare la depressione dell'economia del Mezzogiorno, soprattutto dal punto di vista occupazionale, occorre utilizzare al meglio le risorse pubbliche, nazionali ed europee – sottolinea – indirizzandole verso nuove politiche industriali, sociali e fiscali all'insegna di un modello di sviluppo più inclusivo, innovativo e sostenibile, di cui il Mezzogiorno potrebbe rappresentare l’officina europea nel Mediterraneo”. Per questo per la Cgil “i contenuti del  Piano Sud 2030 dovranno essere ridiscussi, aggiornati ma soprattutto accelerati. La creazione di lavoro nel Mezzogiorno, in particolare per giovani e donne, deve rappresentare l'obiettivo da cogliere attraverso l'utilizzo di tutte le risorse disponibili. “In questa prospettiva – conclude Fracassi – la partecipazione del sindacato alla definizione dei processi, dei programmi e dei progetti di sviluppo e coesione appare indispensabile”.

Disastro ambientale a Palermo.  Cgil, Fillea e Filctem chiedono opere di manutenzione e nuove politiche di programmazione
Manutenzione ordinaria e straordinaria e politiche più moderne di programmazione degli interventi.  Cgil Palermo, Fillea Cgil Palermo e Filctem Cgil Palermo rilanciano il tema della manutenzione delle strade, delle fogne, degli edifici scolastici e della messa in sicurezza del territorio, rispetto ai cambiamenti climatici, per “evitare altri disastri ambientali come quello accaduto ieri in città, che poteva trasformarsi in tragedia”.   “La città non può farsi trovare impreparata. Anche se la quantità di pioggia caduta a Palermo riveste carattere di eccezionalità (120 mm in due ore), e si tratta di un evento che può accadere ogni 100 anni, non prevedibile e per il quale non bastano i normali sistemi di drenaggio urbano.

Contratti: Cgil Cisl Uil Fp, raggiunta intesa per rinnovo Dirigenza Funzioni Locali.
“Raggiunta l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale dei dirigenti delle Regioni ed Autonomie Locali, della Dirigenza PTA del Servizio Sanitario Nazionale e dei Segretari comunali e provinciali. L’intesa, relativa al triennio 2016-2018, è stata sottoscritta oggi all’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni, dopo una complessa trattativa svoltasi in video conferenza. Si tratta, infatti, del primo contratto del pubblico impiego definito in via telematica e che riguarda una platea di oltre 15 mila lavoratrici e lavoratori, tra personale dirigenziale degli enti locali, nonché le professioni tecnico amministrative della sanità e i segretari comunali”. A darne notizia sono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl nel sottolineare come l’intesa preveda, sulla parte economica, un incremento pari al 3,48%. L’intesa, sostengono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, “afferma e valorizza la funzione e il ruolo della dirigenza pubblica, riconoscendone, proprio con lo strumento contrattuale, la necessaria autonomia e responsabilità nei confronti del decisore politico, rimarcando il valore della dirigenza pubblica, utile all’ammodernamento delle amministrazioni pubbliche e il diritto all’incarico per tutti i dirigenti. Tra i punti del contratto da sottolineare, la ridefinizione di un sistema di relazioni sindacali in grado di far ripartire la contrattazione e improntato alla massima partecipazione delle organizzazioni sindacali”. I dettagli dell’accordo sul sito della Funzione Pubblica Cgil nazionale.

Agricoltura. I sindacati chiedono il rinnovo dei contratti provinciali
“I nostri operai agricoli non si sono mai fermati, hanno garantito anche in pieno lockdown che il cibo arrivasse sulle tavole degli italiani, e lo hanno fatto con grandi sacrifici e rischi. Riconoscere il loro diritto al contratto provinciale, garante di legalità, sicurezza, giusta retribuzione, è il minimo che si possa fare in questo momento”.Lo affermano in una nota Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, che dopo tre giorni di attivi unitari, realizzati in videoconferenza, hanno deciso di dedicare la giornata odierna ai Contratti Provinciali di Lavoro, con varie iniziativedi sensibilizzazione su tutti i territori.“Le parti sociali – spiegano i sindacati di categoria – sono chiamate ad assumersi responsabilità importanti davanti ad oltre un milione di lavoratrici e lavoratori. Rinnovare i contratti provinciali è fondamentale per rafforzare il sistema delle relazioni sindacali, per sviluppare un’agricoltura di qualità, che combatta illegalità, sfruttamento e appalti non genuini, in maniera da contrastare la concorrenza sleale nei confronti delle aziende rispettose delle norme, dei contratti e che investono sull’occupazione. Chiediamo dunque l’avvio ed il prosieguo delle negoziazioni contrattuali in tutte le province, per far crescere il welfare sussidiario e integrativo, nonché per valorizzare il ruolo degli enti bilaterali territoriali, sia per contrastare l’intermediazione illecita di manodopera e per trovare soluzioni all’interno delle sezioni territoriali della rete del lavoro agricolo di qualità, anche in tema di trasporti e alloggi per i braccianti, nonché per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, come indicato nella Legge n. 199 del 2016. È inoltre necessario tutelare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso la designazione dei RSLT e valorizzare il lavoro dei braccianti e la loro crescita professionale attraverso lo strumento della formazione, come grande investimento per il bene dell’agricoltura italiana, senza trascurare il giusto incremento retributivo per tutte le lavoratrici e i lavoratori agricoli che sono da sempre, e non soltanto durante questo periodo di emergenza sanitaria, essenziali per il nostro Paese”. “I contratti provinciali – concludono Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil – sono indispensabili anche per valorizzare i territori e le loro singole specificità produttive. A maggior ragione è dunque necessario rinnovare i Cpl, nel solco del contratto collettivo nazionale, in quanto essi rappresentano un grande patrimonio comune storico, che nasce da lontano ma che, al tempo stesso, deve disegnare una visione per il futuro del lavoro agricolo”.

“Aiuta chi ci aiuta”. Prosegue la campagna di Cgil, Cisl, Uil
La sottoscrizione lanciata da Cgil, Cisl, Uil, per fronteggiare l’emergenza Coronavirus e sostenere i reparti di terapia intensiva ha raggiunto oggi la somma complessiva di 1 milione e 900 mila euro che sono già stati devoluti alla protezione civile. È quanto sottolineano in una nota i Segretari organizzativi di Cgil, Cisl, Uil, Nino Baseotto, Giorgio Graziani, Pierpaolo Bombardieri. “Siamo molto soddisfatti. È un risultato molto importante che testimonia la solidarietà concreta da parte di tanti lavoratori e pensionati italiani. Abbiamo raccolto in queste ultime settimane  900 mila euro che si aggiungono al milione di euro già versato alla Protezione Civile. Ma la nostra sottoscrizione proseguirà ancora per sostenere il lavoro di tanti medici ed operatori sanitari impegnati  nella lotta contro il Coronavirus“.I versamenti vanno fatti sul conto corrente bancario – Monte dei Paschi di Siena IBAN IT 50 I 01030 03201 000006666670 con causale: Aiuta chi ci aiuta.

Agenda degli appuntamenti
Per un quadro completo degli appuntamenti della Cgil nazionale e della Cgil nei vari territori vedi l’agenda sempre aggiornata di Collettiva.it: