Ieri sera il confronto tra Cgil Cisl e Uil. questo il comunicato diffuso dai sindacati al termine dell'incontro

Roma 22 ottobre - Si è concluso stanotte senza un nulla di fatto il confronto tra Cgil, Cisl, Uil e il Governo, rappresentato dalla ministra del lavoro Catalfo e dal ministro dell’economia Gualtieri, sulla proroga della cassa integrazione ed il blocco dei licenziamenti.Molto distanti le posizioni espresse dalle parti. Dopo alcune ore di trattativa, protrattasi sino a notte fonda, Cgil, Cisl, Uil hanno valutato insufficiente la proposta del Governo ed hanno proposto una soluzione in cui le ulteriori 18 settimane di Cassa Integrazione annunciate dal Governo e il blocco dei licenziamenti devono camminare di pari passo.La ministra Catalfo e Il ministro Gualtieri, sulla proposta avanzata dai sindacati, hanno rinviato al Presidente del Consiglio e al Governo nella sua interezza una decisione al proposito.Cgil, Cisl, Uil, dunque, ritengono necessaria e utile a questo punto una convocazione da parte del Presidente del Consiglio e attendono l’avvio, in tempi brevissimi, di un tavolo a Palazzo Chigi su questo capitolo, sulla riforma degli ammortizzatori sociali, sulle politiche attive del lavoro, sulla manovra economica e sui fondi europei.

Simona Ciaramitaro ne parla su Collettiva.it

Prime pagine

Due le scelte di titolazione dei quotidiani oggi in edicola, l’impennata dei contagi da coronavirus e l’apertura del pontefice ad una qualche forma di normazione per le coppie omossessuali. Per il Corriere della sera: "Impennata di positivi e vittime" e in taglio centrale "Coppie gay, la svolta del Papa". Scelta analoga per La Repubblica: "Grandi città sotto assedio" e "Francesco sfida i conservatori, Una legge per le unioni gay”. Il Messaggero titola "Nuovo picco, ora chiude il Lazio" e ancora "Famiglie gay, perché no? La svolta di Francesco". Di spalla il giornale romano da spazio  ad un altro tema: "Effetto pandemia, in Italia e boom di depositi in banca". Stessa scelta ma in apertura quella de Il sole 24 ore: "Banche nella trappola delle regole Ue". Richiamo al coronavirus in taglio centrale: "La corsa del virus: emergenze città. Anche in Lazio scatta il coprifuoco". Infine stessa gerarchia di notizie per La Stampa: "Governo pronto a blindare le città" e "La sorpresa di Papa Francesco: gli omosessuali hanno diritto a farsi una famiglia", Il Fatto Quotidiano: "Coprifuochino", Il manifesto: "Il tempo perduto" e anche qui la titolazione sul pontefice: "Il papa apre alle unioni omosessuali"

Le interviste

Il responsabile Epidemiologia di Milano Giampiero Russo, su Il sole 24 ore sostiene che nel capoluogo lombardo “il virus si è riattivato con il ritorno dalle vacanze e oggi Milano è come Lodi a marzo”, e la strada per contenere l’epidemia non può che essere quella di “brevi lockdown a fisarmonica., non deve spaventare rinunciare alla libertà per tutelare la salute di tutti”. A pag. 4 del Il Messaggero parla l’infettivologo Massimo Galli, intervistato da Mauro Evangelisti e sostiene: “Ci sono pochi dubbi che la situazione è grave. Si tratta di una situazione che anticipa il lockdown mi rendo conto. Però qualcosa bisogna fare”. E riflettendo sulle cause dell’impennata di contagi Galli afferma: “Si è voluto in tutti modi dire che le scuole non c’entrano. Ora questo non sta in piedi. Le scuole c’entrano. Poi, certo, c’entra anche il fatto che i ragazzi si trovano prima e dopo la scuola, sul trasporto pubblico e nella socialità extrascolastica. La coincidenza temporale c’è con tutto quanto”. Che fare? L’infettivologo del Sacco risponde: “Dobbiamo lavorare a rete, tentare di coinvolgere in questo genere di attività le aziende, gli uffici pubblici, le scuole. Non accontentandoci di una situazione che ha già mostrato la corda con migliaia di persone in fila per i tamponi. Altrimenti se non ci riusciamo ad organizzare, si va per forza per scorciatoie. E la scorciatoia più semplice è sempre il lockdown”.  Oltre all’aumento dei numeri della pandemia, anche i tempi legati all’economia e al lavoro trovano spazio tra le interviste dei quotidiani di oggi.  Grande spazio dedica La Stampa all’intervista di Paolo Baroni alla ministra della Pubblica amministrazione Fabiana Dadone che replica alla mobilitazione indetta dai sindacati: “Non ho remore a definire abnorme la scelta dei sindacati. (…) Uno sciopero in piena pandemia, e con la necessità della pubblica amministrazione di supportare la ripresa del Paese, potrebbe apparire davvero poco giustificabile”. Così non è per le categorie che rappresentano il lavoro pubblico di Cgil Cisl e Uil, le ragioni dell’agitazione illustrate su Collettiva.it.
Marina Calderone è la presidente dei consulenti del lavoro che al Sole 24 ore affida le sue riflessioni e, tra l’altro, sostiene: “Possiamo dare per certa la prosecuzione della cassa integrazione emergenziale. A questo proposito, tenuto conto dell’esperienza fatta in questi mesi, soprattutto in quelli del lockdown, sarebbe auspicabile semplificare il sistema e utilizzare un ammortizzatore sociale unico”. Roberta Amoruso risporta su Il Messaggero una conversazione con il professore di economia ad Harvard Duccio Martelli, l’opinione del cattedratico è che per sostenere la domanda interna e favorire la ripresa dei consumi interni serve la certezza del lavoro e maggior fiducia nel futuro altrimenti chi ha risorse propende al risparmio. Il Foglio pubblica a pag. 4 la ricetta anti Covid del Fondo monetario internazionale, ad illustrarla Paolo Mauro, vicedirettore del dipartimento Affari fiscali del Fmi, “La spesa in infrastrutture crea lavoro e rafforza la fiducia dei privati”.
Una segnalazione merita l’intervista di Luisa Grion a pag. 28 de La Repubblica a Paola Mascaro presidente di Valore D che afferma: “Il gender gap si supera con azioni concrete altrimenti non si fa sul serio”.

Editoriali e Commenti

Un vero e proprio monito o grido di allarme viene pubblicato a pag. 20 del Il sole 24 ore a Gustavo Piga, l’economista fa le pulci alla Nadef e “scopre” che l’Italia sembra non voler abbandonare la politica di austerità che tanto ha impedito la crescita negli scorsi anni: “Insomma, scrive l’autore, invece di confermare e stabilizzare il deficit a livello odierno per tutto il triennio e utilizzare le risorse per fare investimenti pubblici, e invece di dedicare le risorse europee per massimizzare i progetti che generano crescita, ci ritroviamo con una programmazione austera e male allocata, in quella che è la maggior crisi economica del dopoguerra”. Se Piga afferma che l’Italia dovrebbe spendere meglio i fondi europei, a pagina 17 de Il Fatto Quotidiano l’ex parlamentare Ue Barbara Spinelli sostiene che l’Europa è matrigna soprattutto per i paesi del Sud del continente.
Il Corriere della sera sceglie di affidare alla penna di due autorevoli commentatori le riflessioni sul sistema Paese alle prese con la pandemia: Pier Luigi Portaluri riflette sui "Pericoli futuri dell’emergenza", mentre Sabino Cassese afferma che siamo "Un sistema troppo debole in cattivo stato di salute". Scelta diversa quella compiuta da La Stampa che ospita una riflessione di Luigi Manconi nell’anniversario dell’uccisione di Stefano Cucchi: "Ilaria, Stefano e le due lezioni del caso Cucchi". 
Infine, il quotidiano di via Solferino dedica il Corsivo del giorno al “confronto sindacati Confidustria” lo si trova a pag. 30 e a firmarlo è Enrico Marro il tema è blocco dei licenziamenti e ammortizzatori sociali, che fare?

Lavoro e sindacato

Il confronto tra governo Cgil Cisl e Uil sul blocco dei licenziamenti, la trattativa sul rinnovo del contratto degli alimentaristi e la scuola sono gli argomenti che occupano le pagine sindacali dei quotidiani.
Come già detto, l’apertura di Collettiva.it, affidata a Simona Ciaramitaro, da conto del lungo confronto che si è svolto ieri sera tra sindacati e governo: “I sindacati ritengono insufficienti le proposte del governo che limitano il divieto di licenziare alla sola fine dell’anno. I ministri Gualtieri e Catalfo spostano a Palazzo Chigi il confronto”. E sullo stesso argomento scrivono Giorgio Pogliotti su Il Sole 24 ore, Enrico Marro su il Corriere della Sera, Rosaria Amato su La Repubblica, Massimo Franchi su Il manifesto e la Stampa a pag.6
Secondo Emanule Di Nicola su Collettiva Bonomi resta senza alimenti: “ Il 29 ottobre l'incontro tra Flai, Fai e Uila e sette associazioni di settore per la firma del contratto alimentare. Viene così sconfessata la linea del presidente di Confidustria Bonomi, contrario a condere aumenti”. La Repubblica ne tratta a pag. 26 e pone l’accento sulla diversità di vedute a Viale dell’Astronomia: “Il contratto del food spacca Confindustria”.
Sia Conquiste del Lavoro che il Messaggero, poi, pongono attenzione al “confronto” sul rinnovo del contratto degli statali. Titola il quotidiano romano: Agli statali 112 euro al mese ma i sindacati contestano i conteggi” (pag. 13), mentre per il quotidiano diretto da Raffaela Vitulano “Pa, proclamato lo stato di agitazione”, i sindacati chiedono risposte su rinnovi, lavoro agile e assunzioni. E sempre su Conquiste del lavoro, a pag. 5 Raffaella Cetta ricorda che oggi è la giornata decisiva per la vertenza Whirlpool, in un confronto al Mise si deciderà sul futuro della vertenza. Marco Togna su Collettiva.it pone l’accento sulla mobilitazione “Whirlpool, tutti fermi contro la chiusura”.

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