Il monito del Presidente della Repubblica Mattarella, serve unità per far ripartire il Paese. Per accelerare sui vaccini, soprattutto per gli over 60, sulle riforme che servono al Pnrr, sugli investimenti e i lavori. E poi i moniti: servono i vaccini bene comune e serve una tassazione più equa delle multinazionali. Il governo italiano saprà rispondere positivamente?

Prime pagine

Quasi tutti i titoli pubblicati in prima da Il Sole 24 ore meritano di essere segnalati, In taglio alto: “Aria di ripresa, il petrolio vola a 70 dollari”, poi la foto notizia e la scritta che recita: “La siderurgia lancia l’allarme: “Senza rottame filiera a rischiare”, infine in taglio basso: “Fisco, parte il progetto europeo per unificare la tassazione”.
Il Corriere della Sera torna sulla pandemia: “Niente vaccini in vacanza”. E nel sommario: “Mattarella ai partiti: basta agitare le idee. Draghi e Macron: aiuti all’Africa”. Stesso tema per La Repubblica: “Cercate i dispersi del vaccino” e la spiegazione arriva con il sommario: “Sono 4 milioni e mancano ancora all’appello. Il generale Figliuolo striglia le Regioni: Basta spot, dobbiamo immunizzare tutti gli over 60 e i fragili. Da questa notte il coprifuoco scatta alle 23. Ma nella maggioranza è polemica sulla ripartenza. Tinagli (Pd) abbiamo sconfitto la propaganda di Salvini”. Il Messaggero è ottimista: “Italia in bianco a fine giugno”. Mentre La Stampa sceglie l’economia e annuncia: “Draghi, scudo anti crisi. 5 miliardi per il lavoro”. Nel sommario: Reddito di emergenza per altri 4 mesi. Provenzano a Salvini, faremo le riforme”.
Titolazione fuori dal coro per il Fatto Quotidiano: “Il Senato ridà i soldi al corrotto Formigoni”.
“Chiuso per la lotta” è il titolo che campeggia sulla foto notizia di prima de il Manifesto. Nel sommario: “Sciopero generale come nel 1936: dalle città in Israele ai Territori, i palestinesi si mobilitano contro l’occupazione e l’attacco a Gaza, dove i morti per i raid israeliani sono 217. Ospedali al collasso, salta il tracciamento del Covid. I razzi di Hamas uccidono due lavoratori migranti”.

Le Interviste

Lunga conversazione pubblicata su Il Foglio con il ministro della transizione ambientale Roberto Cingolani che afferma: “La transizione ecologia apparentemente piace a tutti. Ma la verità è che questo processo può essere anche traumatico, può costringere qualcuno a rinunciare a qualcosa e può spingere alcune realtà a dover accettare di non far più coincidere la parola immobilismo con quella dell’ambientalismo. L’ambientalismo è crescita, è creazione di lavoro, è progresso non è decrescita”. E prosegue: “Sull’ambiente le perdite di tempo non saranno più ammissibili e non dovrà più essere accettato che vi sia qualcuno che renda impossibile l’istallazione di un impianto per le rinnovabili con giustificazioni arbitrarie. Lo stesso concetto vale per le verifiche dell’impatto ambientale. Non sono a favore di una deregulation spietata ma dobbiamo chiederci come sia possibile che vi siano alcune procedure per ottenere permessi che durino anche 1200 giorni”. Nel proseguo della lunga intervista il ministro enuncia tutti i processi di accelerazione delle procedure settore per settore, dall’energia e l’istallazione delle rinnovabili per arrivare in tempo alla decarbonizzazione, fino al ciclo dei rifiuti. Leggere e riflettere.

A far da controcanto a Cingolani, a proporre un diverso modello di economia è una interessantissima conversazione, pubblicata da il Manifesto, tra Luciana Castellina e il presidente della Lega delle Cooperative Mauro Lusetti che afferma: “Noi nasciamo per rispondere ai bisogni dei soci con l’obiettivo di cambiare le regole del mercato non di omologarci ad esse. Oggi, in questa epoca segnata dalla pandemia, il mondo intero ha compreso la necessità di cambiare paradigma e di pensare ad un’economia sostenibile e sta spostando sulla nostra piastrella valoriale”. Castellina suggerisce al suo interlocutore un percorso: “Le cooperative potrebbero/dovrebbero, in parte lo sono state, rappresentare con più evidenza una forma di pubblico non statale. E oggi potrebbero avere un ruolo essenziale intercettando i bisogni più urgenti: aiutare a salvarci dal disastro ecologico e sociale che incombe”. Lusetti non si sottrae, si dice disponibile ad approfondire e a mettersi sulla strada dell’incontro con altri soggetti, dai movimenti alle associazioni ai sindacati, a quanti si incontrano sulla strada come la Cgil, e ricorda: “oggi la nuova cooperazione si sviluppa nelle nuove fratture sociali per svolgere il proprio ruolo di ricucitura e di salvaguardia dei diritti delle persone. Lo fa gestendo i beni confiscati alle mafie, recuperando imprese private fallite tramite il modello Workers buyout, lo fa promuovendo le cooperative di comunità nei luoghi dell’entroterra o nei grandi quartieri periferici delle città. Le comunità energetiche sono un fenomeno a cui guardiamo con estrema attenzione”. L’intervista, o meglio la conversazione, è molto lunga e merita di essere letta fino in fondo.

La Gazzetta di Modena-Reggio-Ferrara pubblica una lunga e articolata intervista al da poco eletto segretario generale della camera del lavoro di Reggio Emilia Cristian Sesena, un vero e proprio programma di lavoro del nuovo sindacato.

Dal fronte più strettamente politico da segnalare a pag.2 de La Stampa una intervista a Giuseppe Provenzano, vice segretario del Pd dal titolo: Ora il Patto per far crescere il lavoro. Salvini si converta al buon senso”. E il presidente del Veneto Luca Zaia che sul Corriere della Sera annuncia: “Noi daremo dosi ai turisti”.

Editoriali e commenti

“Signor presidente Draghi, uno dei primi atti ufficiali del nuovo presidente degli Usa Biden, riguarda una misura di politica fiscale che, se introdotta sul piano globale, potrebbe dare una spinta determinante al superamento dei così detti paradisi fiscali, rimuovendo gli ostacoli di ordine politico e economico che hanno impedito sinora un’equa tassazione delle società multinazionali. Si tratta di introdurre nell’ordinamento internazionale il principio della tassazione unitaria dei gruppi multinazionali e della ripartizione di una parte dei loro profitti tra le giurisdizioni fiscali dei singoli Paesi in base a criteri oggettivi (fatturato), sul quale costruire un’imposta minima globale, con un’aliquota almeno al 21%......... È necessario che l’Italia faccia sentire la sua voce a supporto di questa riforma e che insieme ai partner europei, in particolare Germania, Francia e Spagna, sostenga attivamente la proposta avanzata dall’amministrazione Biden, in vista di un accordo ambizioso. Le chiediamo quindi presidente Draghi di esprimersi pubblicamente a favore di un’aliquota minima globale non inferiore al 21% e usare il suo peso internazionale e la sua influenza per convincere anche gli altri paesi del G20 affinché venga raggiunto un accordo su un sistema impositivo equo per le imprese e capace di riallocare ingenti risorse congelate nei paradisi fiscali, ai fini di promuovere la ripresa economica e il benessere di tutta l’umanità”. Firmato Romano Prodi e Vincenzo Visco. La lettera è pubblicata a pag.2 del Corriere della Sera.

C’è un’altra lettera, pubblicata a pag. 20 de Il Messaggero, indirizzata al G20 che si riunirà a Roma il 21 maggio, è firmata dal premio Nobel per la pace nel 2006 Muhammad Yunus, dal premio Nobel per la pace 1996 José Romos Horta, e dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. La richiesta è semplice: “Salviamo la terra con il vaccino Bene Comune”.

Da segnalare, lo scritto di Chiara Saraceno, a pag. 27 de La Repubblica, che torna a enumerare le false notizie sparpagliate ad arte contro il reddito di cittadinanza, e l’articolo di Marzio Breda sul Corriere della Sera che illustra le ragioni che hanno spinto il presidente della Repubblica Mattarella a sollecitare maggiore unità tra le forze politiche: “La preoccupazione per il battibecco infinito che alza il livello di litigiosità nella maggioranza. Con il rischio di qualche incidente di percorso”.

Due suggerimenti di lettura da Il Sole 24 ore. Gianni Toniolo: “È ora di riequilibrare lo stato sociale a favore dei più giovani” e Davide Tabarelli: “L’oro nero e vivo e vegeto”.

Infine per una voce fuori dal coro su ciò che accade in Medio Oriente, Moni Ovadia su Il Manifesto: “Il diritto di difendere i palestinesi”.

Economia lavoro e sindacato

Su Collettiva.it la risposta del segretario generale della Cgil Maurizio Landini all’intervista di ieri del ministro Orlando: Togliere il blocco dei licenziamenti ora un errore gravissimo

Scrive Cristina Casadei su Il Sole 24 ore: “Ci sono i driver, i camionisti e anche i rider nell’esercito formato da oltre un milione di lavoratori che, ieri, hanno visto rinnovare il loro contratto di lavoro. A firmalo sono state unitariamente le 24 associazioni datoriali che rappresentano le imprese e le cooperative del settore della logistica, trasporto e spedizione e i sindacati di categoria Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti (con riserva, in attesa che si esprimano i lavoratori nelle assemblee)….Secondo quanto spiegano i sindacati prevede un aumento 104 euro”.

Su Collettiva.it il punto di vista delle organizzazioni sindacali Logistica-autotrasporto, firmato il rinnovo

Lo sfruttamento del lavoro e le nuove schiavitù non si fermano, è stato scoperto a Prato un vero e proprio luogo di torture, una pelletteria con operai immigrati sfruttati e picchiati per produrre borse per una griffe della moda. Nel scrive Riccardo Chiari a pag. 2 de Il Manifesto e Giorgio Sbordoni su Collettiva.it Picchiati e sfruttati nell’inferno di una pelletteria

Andrea Ducci sul Corriere della Sera illustra il Decreto sostegni bis: “Aiuti automatici in due tempi. Bonus del 100% per chi assume”. Stesso articolo per Giorgio Pogliotti e Claudio Tucci su Il Sole 24 ore: “Lavoro, fino a 6 mila euro di sgravi per chi assume con la rioccupazione: “Si ritocca anche il contratto di espansione, la cui soglia dimensionale scende a 100 addetti, e il contratto di solidarietà: per le imprese che dal 30 giugno avranno lo sblocco dei licenziamenti, e hanno subito perdite di fatturato di almeno il 30% l’ammortizzatore prevede un reintegro retributivo per i lavoratori al 70%. La Cigs per cessazione si allunga di altri 6 mesi per le crisi industriali aggravate dall’emergenza sanitaria…. Il Rem si potrebbe allungare di altri mesi per coprire l’estate e il decalagé della Naspi, che attualmente scatta dal 4° mese, si azzera fino al 31 dicembre” .

Diversi quotidiani de Nord, La Stampa, il Corriere della Sera, il Giornale e Avvenire ricordano come nel giro di poche ore siamo arrivati a contare tre morti sul lavoro.

Su Il Sole 24 ore il corrispondente da Bruxelles Beda Romano annuncia: “Fisco, parte il progetto europeo per la unificare la tassazione”. E scrive: “una riforma fiscale a tutto tondo quella presentata ieri nelle sue linee generali dai commissari Gentiloni e Dombrovskis. Prevede la redistribuzione del carico fiscale, trasparenza sulla tassazione effettiva delle grandi imprese con la pubblicazione delle aliquote effettive; incentivazione dei finanziamenti delle imprese tramite capitale proprio per ridurre il ricorso al debito; nuovo quadro fiscale comune per una equa ripartizione dei diritti di tassazione tra gli Stati Eu e il contrasto alle società di comodo”.

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