Save the date. L’appello dei centri di assistenza fiscale della Cgil è più che mai da prendere sul serio se si vuole risparmiare. E non sono tempi nei quali si può ignorare l’occasione di vedersi restituiti un po’ di soldi, con la guerra tra Iran e Israele che rischia, da un momento all’altro, di rinfocolare la fiammata inflattiva che sembrava attenuarsi.

30 giugno: questa è la data da cerchiare in rosso sul calendario, poiché quello sarà l’ultimo giorno utile per presentare o aggiornare l’Isee, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, per poter ottenere gli arretrati dell’Assegno Unico Universale per i figli. Chi non avesse già provveduto a trasmettere la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) potrebbe perdere gli importi che gli spettano da marzo in poi e che vengono calcolati in base alla situazione economica aggiornata del nucleo familiare.

L’Isee, in questo come in molti altri casi, è il vostro miglior alleato. Perché se è vero che l’erogazione dell’Assegno Unico è automatica e non vi obbliga a presentare ogni anno una nuova domanda, è anche vero – e questa è la parte importante della storia – che il rinnovo dell’Isee è indispensabile per ricevere l’importo corretto. Ve la diciamo così, per essere più chiari: se non aggiornate la vostra Isee tramite la presentazione della DSU 2025, vi saranno corrisposti solo gli importi minimi previsti per legge laddove, aggiornando l’indicatore, potreste scoprire che vi spetta una cifra mensile più alta. Perché lasciare sul tavolo soldi che vi spettano?

Senza contare che la riforma dell’Isee in vigore dallo scorso aprile esclude dal calcolo i titoli di Stato, i buoni fruttiferi postali e i conti correnti postali fino a 50 mila euro, facendo scendere l’indicatore per molte famiglie. E con un indicatore più basso si ha diritto a un assegno più alto. Per questo sono già migliaia le famiglie che si sono presentate ai Caaf della Cgil per presentare una nuova DSU. E qui torniamo al punto di partenza: solo chi lo rinnoverà entro e non oltre il 30 giugno potrà ricevere i conguagli arretrati. Il consiglio più importante che arriva dal Consorzio nazionale quindi è quello di non perdere altro tempo prezioso: “prendete appuntamento all’ufficio dei Caaf Cgil più vicino a casa vostra o al vostro posto di lavoro e aggiornate l’Isee”.