“Gli annunci della ministra Calderone sulla ripartenza del tavolo pensioni a settembre non hanno alcuna credibilità, la nostra risposta sarà la mobilitazione unitaria”. Lo afferma il segretario confederale della Cgil Christian Ferrari.

“Dopo le promesse elettorali di cancellare la legge Monti - Fornero, il governo Meloni ha approvato una manovra di bilancio che - sottolinea - non solo non ha fatto alcun passo in quella direzione, ma ha addirittura peggiorato la situazione facendo nuovamente cassa sulle pensioni e colpendo in particolare le donne”.

“Lo scorso gennaio - ricorda - è stato convocato un tavolo con i sindacati con cui la ministra Calderone si è impegnata ad avviare un confronto per una riforma da definire in vista del Def, assicurando, come segnale immediato, un intervento correttivo su Opzione donna, che era stata di fatto cancellata con la legge di bilancio. Nulla di tutto questo è avvenuto. É anzi seguito un silenzio lungo due mesi e un Documento di economia e finanza che non prevede nulla sul tema previdenziale. Oggi l'annuncio della ministra di un tavolo per dopo l'estate”.

“Il messaggio è chiarissimo: l'esecutivo non ha alcuna intenzione di tenere fede agli impegni presi prima e dopo il voto. La nostra risposta sarà la mobilitazione unitaria per conquistare - conclude - una vera riforma previdenziale che metta al centro le donne, i giovani, chi svolge lavori gravosi, che garantisca a tutte e tutti una prospettiva pensionistica sostenibile e dignitosa”.