L’Italia è ai primi posti in Europa per povertà e il rischio di esclusione sociale minaccia circa 15 milioni di persone. Nonostante questo, il governo ha deciso di dare un colpo mortale al reddito di cittadinanza e le indiscrezioni che filtrano sullo strumento che dovrebbe sostituirlo – Mia – non lasciano certo ben sperare.

Per questo motivo, si legge in una nota di Nonna Roma, “una trentina di realtà romane tra organizzazioni di volontariato, realtà sociali che si occupano di casa e marginalità, associazioni cattoliche, organizzazioni sindacali (tra cui la Cgil di Roma e Lazio, ndr) e studentesche, comitati di quartiere e poi centri antiviolenza, palestre popolari e cooperative sociali hanno deciso di convocare a una grande assemblea nazionale online anche le associazioni e realtà impegnate a livello nazionale. L'assemblea si terrà sabato 25 marzo alle ore 16.00 per immaginare insieme un percorso comune per fermare la decisione del Governo Meloni”.

In Italia, continua l’associazione romana, “ci sono circa 5,6 milioni di persone in povertà assoluta che non riescono ad avere accesso a beni e servizi essenziali. L'emergenza pandemica prima e la guerra poi hanno avuto un durissimo impatto sulle fasce più deboli, acuendo ulteriormente le disparità”.

In una situazione come questa, continua il comunicato, “il reddito di cittadinanza ha evitato una catastrofe sociale permettendo a 3 milioni e mezzo di persone di arrivare alla fine del mese.Nonostante questi dati, il Governo Meloni ha deciso di tagliarlo per il 2023 alle e agli “occupabili” e di abrogarlo definitivamente dal 2024”.

Di qui l’iniziativa e l’appello. L’appuntamento è per il 25 marzo, per un movimento dal basso che punta a fermare l’offensiva del governo Meloni.