Come ribaltare il clima nelle scuole, segnato oggi da demotivazione, preoccupazione, scoraggiamento, disinteresse, scarsa partecipazione? La risposta arriva dai territori. “Abbiamo provato a rispondere utilizzando la formula: fare scuola divertendo(si)”, spiega Silvia Mastronardi (Flc Cgil Reggio Emilia), presentando l’evento “Docenti in gioco”, che si è tenuto venerdì 18 novembre al Teatro San Prospero della città emiliana.

“L'iniziativa – riprende Mastronardi – ha ruotato intorno a tre perni: la concretezza, con i relatori che sono intervenuti sul tema con speech di 15 minuti, utilizzando narrazioni, immagini e racconti di buone pratiche; il fare scuola, che non deve mai trasformarsi in intrattenimento; la capacità di divertire, nella più ampia accezione di coinvolgere, appassionare, entusiasmare”.

Il format si ispira alla filosofia dei ted talks. Gli ospiti avevano la completa libertà di declinare come volevano il tema del gioco, stando ovviamente nel tempo assegnato. Si è spaziato tra i più diversi strumenti della comunicazione, dalla più classica relazione ai video, dagli esperimenti dal vivo al racconto, alle letture.

Hanno portato il loro contributo ospiti provenienti da diverse esperienze professionali: le giornaliste di Presa Diretta Lisa Iotti e Sabrina Carreras, lo scrittore e insegnante reggiano Giuseppe Caliceti, il docente universitario e scrittore Corrado Bologna, la pedagogista di Bologna Micol Tuzi, lo sceneggiatore, scrittore e docente universitario Ermanno Cavazzoni, il presidente del Cidi Giuseppe Bagni, lo scrittore Christian Raimo, il dirigente scolastico Giordano Mancastroppa, il docente e scrittore Mario Fillioley.

“L'iniziativa parla alla scuola, ma soprattutto vuole parlare di scuola, in un Paese in cui il ruolo dell’istruzione pubblica è sempre più marginale”, commenta il segretario generale Cgil Reggio Emilia Cristian Sesena: “Senza una scuola pubblica di qualità, senza un’adeguata valorizzazione del ruolo del docente sul piano del riconoscimento professionale e sociale, non può esserci futuro per il Paese”.

Tanti i temi proposti (è possibile qui guardare il video dell’iniziativa): dal tempo dell’attenzione di otto secondi delle persone all’attività di arrampicata, dai diversi giochi esperiti nella scuola dell’obbligo all’esperienza di rivincita sociale della scuola “Sperone-Pertini" di Palermo, dal viaggio dell’Ariosto come metafora moderna della scuola alle idee delle associazioni dei docenti e del sindacato per il rilancio della scuola pubblica.