La videoscheda
Migliaia di lavoratrici e lavoratori in Italia svolgono lavori saltuari, precari e discontinui. Solo pochi privilegiati cominciano ad avere contratti che prevedono il versamento dei contributi previdenziali. Tutti questi giovani (e meno giovani) avranno mai la pensione?
Ecco il mondo della cosiddetta "gig economy", l'economia dei lavoretti. Ci sono figure di tutti i tipi che lavorano per le piattaforme, e sono governate dagli algoritmi.
La maggior parte non ha alcun contratto. Sono molto pochi - al di là dei luoghi comuni - quelli che lavorano con la partita Iva.
L'orizzonte previdenziale è nero. I gig workers rischiano di non riuscire ad accumulare contribuiti previdenziali per la pensione pubblica e di rimanere completamente fuori anche dal sistema della previdenza complementare dei fondi pensione.