Solidarietà e inclusione. La Cgil di Lecce basa sui suoi valori fondanti l’iniziativa che partirà lunedì 29 marzo in tutte le sue sedi: “Insieme facciamo quadrato”. Una raccolta solidale di generi alimentari e di prodotti per l’igiene personale da consegnare alle quattro Caritas diocesane della provincia per la distribuzione a chi ne ha più bisogno. Valentina Fragassi, segretaria generale della Cgil di Lecce, spiega il senso del gesto: “Chi può, in questo momento, deve fare qualcosa. Le Camere del lavoro sono sempre state in prima linea, nei momenti di maggiore difficoltà della storia contemporanea. E questo è uno di quei periodi in cui nessuno può nascondersi. Basiamo questa raccolta alimentare sul principio della solidarietà tra lavoratori”.

Nella sede della Camera del Lavoro provinciale (a Lecce in via Merine 33), nelle sedi del Patronato Inca Cgil (Lecce, Campi, Casarano, Galatina, Gallipoli, Maglie, Matino, Melissano, Morciano, Nardò, Tricase), nella sede provinciale del Centro di assistenza fiscale (Caaf di Lecce in via Buonarroti), fin dal 29 marzo sarà possibile donare quel che si può e si vuole. Verranno raccolti esclusivamente generi alimentari a lunga conservazione (per esempio pasta, riso, conserve, cibo in scatola) e prodotti di igiene personale (come spazzolini da denti, sapone, shampoo, doccia schiuma, bagno schiuma, schiuma da barba, deodoranti, rasoi usa e getta, pannolini). In un secondo momento saranno coinvolte anche le 70 sedi comunali della Cgil.

La raccolta avverrà nel pieno rispetto delle norme anticontagio emanate dal Governo nazionale e dalla Giunta regionale. “Tutti coloro che possono permetterselo sono chiamati a dare un segno tangibile di vicinanza alle persone che hanno perso il posto di lavoro o che non riescono ad arrivare alla fine del mese con la pensione sociale o, ancora, che vivono nell’indigenza per svariati motivi”, rileva ancora la dirigente sindacale.

“Nell’anno della pandemia sono cresciute a dismisura povertà e disuguaglianze. Tantissimi lavoratori devono accontentarsi della cassa integrazione per il blocco delle attività, ma sono molti di più quelli che vivono con sussidi una tantum o senza alcun tipo di aiuto: non possiamo volgere le spalle. Invito chiunque raggiungerà le nostre sedi nelle prossime settimane per pratiche di Patronato, assistenza fiscale o sindacale a non dimenticare chi è in difficoltà ed ha bisogno del nostro aiuto", conclude la sindacalista.