Si è svolto oggi a Roma il primo incontro tra le rappresentanze sindacali dei lavoratori e la dirigenza di Yoox, con la presenza di Assolombarda e Confindustria. Sul tavolo, i 210 licenziamenti annunciati dall’azienda, che rappresentano oltre un quinto della forza lavoro complessiva.

Le sigle Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno espresso una posizione netta, ribadendo la richiesta di ritiro del piano: “È inaccettabile che l’unica misura che Yoox intende percorrere per risanare i propri bilanci sia l’espulsione di 210 lavoratori”, hanno dichiarato.

Le critiche alla riorganizzazione

Secondo i sindacati, la strategia messa in campo dall’azienda non solo comporterebbe pesanti conseguenze sociali, ma impoverirebbe anche il territorio: “Una riorganizzazione che prevede l’esternalizzazione e l’accentramento all’estero di importanti professionalità, contribuendo così, oltre alla grave crisi sociale, a impoverire ulteriormente il territorio anche sul piano delle prospettive economiche”.

La posizione dell’azienda

Durante l’incontro, Yoox ha confermato la volontà di proseguire sul percorso dei licenziamenti, mostrando però una parziale apertura: l’azienda si è dichiarata disponibile a “valutare” gli strumenti di gestione della crisi. Una disponibilità giudicata insufficiente dai sindacati: “È chiaro che per le organizzazioni sindacali non basta un impegno generico se non supportato da azioni concrete”.

Prossime tappe

Al termine della riunione, le parti hanno concordato di rivedersi il 15 settembre per verificare se vi siano margini reali di trattativa. Nel frattempo, Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno annunciato nuove assemblee e possibili azioni sindacali per mantenere alta l’attenzione. Parallelamente, sono stati attivati i canali istituzionali: nei prossimi giorni si svolgeranno incontri presso la Regione Emilia-Romagna e, con buona probabilità nella settimana del 22 settembre, si aprirà il tavolo di crisi aziendale al Mimit.