Continua la lotta dei lavoratori della Whirlpool. In duecento si sono diretti in corteo verso la stazione centrale di piazza Garibaldi a Napoli. Da via Argine, dove si trova lo stabilimento i lavoratori hanno scandito slogan contro i dirigenti della multinazionale per scongiurare l'annunciata cessione dello stabilimento alla Prs.

"Non accettiamo riconversioni – ha dichiarato un’operaia all’Agenzia Dire - il presidente del Consiglio Conte deve far rispettare il piano, deve far rispettare le leggi italiane e la Costituzione della Repubblica Italiana. La Whirlpool non puo' strappare un accordo ad un tavolo ministeriale e scendere a compromessi con il governo".


Lavoratori in corteo - Fonte: Dire

I lavoratori, poi, non sono entrati all'interno della Stazione, circondata da un folto schieramento di agenti di polizia, ma sono rimasti all'esterno, esponendo striscioni e scandendo slogan. "Grazie al senso di responsabilità dei lavoratori - sottolinea il segretario generale della Fiom di Napoli, Rosario Rappa - si sta svolgendo un presidio democratico all'esterno della Stazione. Il clima però in termini di tensione sta crescendo, molto dipenderà dall'esito del vertice di martedì prossimo a Roma. Se non arriveranno buone notizie, quella della Whirlpool rischia di diventare una vertenza che avrà anche risvolti di ordine pubblico".


Il sit-in alla stazione - Fonte: Dire

Martedì 15 ottobre è infatti in programma un nuovo vertice a palazzo Chigi tra il governo e i vertici della Whirlpool. Il tavolo approdato il 9 ottobre a Palazzo Chigi ha prodotto solo un nuovo rinvio. L’azienda ha scritto al premier Giuseppe Conte offrendo la sospensione fino al 31 ottobre della cessione del ramo d’azienda del sito di Napoli (420 dipendenti diretti) per tornare a trattare. Le organizzazioni sindacali di categoria Fim, Fiom e Uilm hanno quindi parlato di “sospensione a orologeria”.