Un presidio in prefettura per affermare che “il lavoro è vita” e per dire “basta alle morti sul lavoro”. È l’iniziativa organizzata dalle confederazioni brianzole di Cgil, Cisl e Uil dopo i tragici incidenti avvenuti in Brianza questa settimana. L’appuntamento è per oggi, venerdì 1° marzo alle ore 10, con una manifestazione unitaria a Monza, proprio davanti all’Ufficio territoriale del governo, un’iniziativa annunciata in seguito agli incidenti sul lavoro che hanno prodotto il tragico bilancio di tre operai morti in due giorni.

Gli incidenti
Il 25 febbraio un operaio è rimasto coinvolto in un gravissimo infortunio a Desio. È rimasto schiacciato sotto una “montagna” di terra. Per tentare di salvarlo, vigili del fuoco e forze dell’ordine hanno dovuto scavare con le mani per circa due metri. Vittima dell’incidente un manovale 54enne residente a Cassano Magnago, in provincia di Varese. Il giorno dopo, martedì 26 febbraio, a Meda un altro lavoratore che stava operando all’interno del cantiere di costruzione dell’Istituto Auxologico Italiano è precipitato da un’altezza di circa 4 metri. L'operaio cinquantenne ha riportato un serio trauma cranico, trasportato in elicottero al Niguarda di Milano, è poi morto. Un'altra caduta ha provocato il decesso di un lavoratore 61enne in un cantiere a Lentate sul Seveso, nell’area dell’ex parco militare di Camnago, dove verrà realizzata la nuova caserma della Guardia di finanza. L'uomo, dipendente della Scg Impianti di Acerra (Napoli), era sul tetto della struttura quando ha perso l'equilibrio cadendo nel vuoto: un volo terribile di circa sei metri.

Un bollettino di guerra
“È un bollettino di guerra – questo il commento di Angela Mondellini, segretaria generale della Cgil di Monza e Brianza –, siamo vicini alle famiglie colpite dalle tragedie di questi giorni, ma non possiamo esimerci dal lanciare anche un grido di protesta. Domani mattina saremo in prefettura per una manifestazione unitaria per dire basta alle morti sul lavoro. Bisogna pretendere che le aziende rispettino le regole, aumentare i controlli e intensificare la formazione per la sicurezza sui luoghi di lavoro”.

“È inaccettabile che, ancora una volta, si debba parlare di chi ha perso la vita sul proprio posto di lavoro, fatti tragici che si verificano purtroppo con drammatica frequenza. Ed è altrettanto inaccettabile chiamare puntualmente in causa la fatalità o il rischio legato a certe attività”, hanno dichiarato unitariamente i sindacati di Monza e Brianza. “Nel territorio, i sindacati lavorano con le istituzioni e tutti i soggetti preposti per prevenire incidenti e infortuni sul lavoro, ma purtroppo questo non è sufficiente”, hanno affermato. “L’indispensabile inversione di tendenza – hanno aggiunto Cgil, Cisl e Uil – passa attraverso investimenti mirati e continui sulla sicurezza sulla formazione, sulla prevenzione e sui controlli”.

“I settori più a rischio necessitano di adeguati interventi programmati, non di saltuarie misure-tampone. Anche perché un sistema sano si basa soprattutto su controlli specifici che, sul campo, verifichino con regolarità l’applicazione di norme e regolamenti”, hanno concluso.