Prosegue la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori di Telecontact per contestare la decisione di Tim di cedere la società ad un soggetto terzo, mettendo a rischio il futuro occupazionale degli oltre 300 addetti della sede di Napoli. Dopo le assemblee unitarie dei giorni scorsi, le organizzazioni sindacali Slc Cgil, Fistel Cisl e UilCom si ritroveranno domani martedì 4 novembre, alle 09.45, in presidio sotto la sede della Giunta regionale della Campania a Napoli dove, alle 10.30, si terrà un incontro presso gli uffici dell’assessorato regionale al Lavoro.

I sindacati avevano aperto le procedure di raffreddamento ma il primo incontro, svolto in sede aziendale, ai sensi della L.146/90, si è concluso con esito negativo. L'azienda Telecontact Center conferma la volontà di Tim di procedere con l'operazione societaria di cessione dell'intera azienda – controllata totalmente da Tim – a Dna Srl, società di nuova costituzione controllata al 100% da Gruppo Distribuzione.
Le segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil continuano a bollare l'operazione societaria, senza se e senza ma, come una esternalizzazione a tutti gli effetti, che scarica fuori dal perimetro del gruppo Tim circa 1600 addetti. “Con forza e determinazione è stato chiesto il ritiro della procedura di cessione di ramo. – dichiarano le organizzazioni in una nota –  Bisogna a tutti i costi scongiurare l'espulsione dal perimetro occupazionale dell’azienda leader nel settore delle telecomunicazioni italiane, ed il conseguente transito delle lavoratrici e dei lavoratori in una società a responsabilità limitata, con 10 mila euro di capitale sociale, operante in outsourcing, priva di qualsiasi prospettiva e garanzia per i lavoratori”.
L'azienda Tim, presente all'incontro, ha ribadito la decisione di procedere con la cessione di Telecontact, in quanto in piena coerenza con quanto determinato nel cda della capogruppo. La procedura si è chiusa con esito negativo, pertanto adesso la palla passa al Ministero del Lavoro, sezione controversie.