La ex Ilva a Taranto è sta toccando il fondo. L'allarme arriva da un video di denuncia del segretario generale della Fiom Cgil provinciale, Francesco Brigati, che traccia il quadro di quella che appare sempre più una situazione disperata. "In fabbrica c'è una situazione disastrosa dal punto di vista delle manutenzioni ordinarie e straordinarie, degli interventi sugli impianti. Ci sono continue fermate degli impianti più importanti. C'è un calo della produzione e non c'è stato alcun rilancio, tanto che stiamo aspettando ancora la ripartenza dell'altoforno numero 5. Quest'anno l'amministratore delegato porterà lo stabilimento a un altro record, quello del minimo storico della produzione".

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(Video a cura di Maristella Bagiolini)

"A preoccupare anche i dati che riguardano l'ambiente. "C'è un disimpegno sulla decarbonizzazione. Al momento non abbiamo conferme se ci saranno risorse per quel processo che chiediamo da tempo perché è ovvio che per mettere insieme produzione e questione ambientale abbiamo bisogno di investimenti. Ecco, da questo punto di vista segnaliamo l'assoluto silenzio da parte del governo Meloni. Bisogna dare delle risposte. C'è una scadenza, quella del maggio 2024 che prevede che Invitalia potrà entrare nel capitale sociale do Acciaierie d'Italia con la maggioranza pubblica, ma se non ci sono interventi prima, se non si convocano le organizzazioni sindacali, se non c'è un piano industriale, si va alla deriva".

"Abbiamo timori fondati sul fatto che la situazione potrebbe peggiorare nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. L'intervento è necessario. Come Fim, Fiom e Uilm metteremo in cambo delle mobilitazioni nei prossimi giorni perché la situazione sta degenerando. Potremmo arrivare a un punto di non ritorno. Il governo deve fare la sua parte".