Erano un gruppo di braccianti agricoli del Pakistan, in dieci a bordo di una Renault Scenic da sette posti, gli uomini coinvolti nell'incidente stradale di sabato pomeriggio, 4 ottobre, sulla strada statale 598 Fondovalle dell’Agri, in territorio di Scanzano Jonico, in provincia di Matera.

Quattro sono morti sul colpo, gli altri sono stati estratti dai vigili del fuoco dalle lamiere accartocciate del veicolo e trasportati in ambulanza o in elisoccorso del 118 negli ospedali della zona. Per cause da accertare, si è verificato uno scontro frontale fra la Scenic e un camion Iveco Eurostar. Sulla dinamica procede la Polizia di Stato. I braccianti si stavano trasferendo per lavorare proprio in provincia di Matera, zona a forte vocazione agricola per l’ortofrutta. 

Guaraldi (Flai Cgil): “Basta sangue sulle strade, per i lavoratori servono trasporti pubblici e sicuri”

“Ancora sangue sulle strade dove lavoratori agricoli hanno perso la vita dopo l’ennesima estenuante giornata di lavoro. Siamo rammaricati e vicini alle famiglie delle vittime e di chi è rimasto ferito e soprattutto siamo indignati, perché ancora oggi non vediamo vere e concrete risposte alle piaghe che troppo spesso caratterizzano il settore agricolo”. Così Silvia Guaraldi, segretaria nazionale della Flai Cgil, commenta l’incidente.

“In attesa che siano accertate le cause dell’incidente e le sue circostanze – prosegue Guaraldi – è comunque evidente che le nostre rivendicazioni rispetto ad un trasporto pubblico e sicuro per chi lavora in agricoltura sono sempre attuali. Sono quotidiane le cronache di tragedie che coinvolgono lavoratori agricoli, spesso sfruttati, che, distrutti da turni massacranti, ammassati nei loro mezzi di trasporto spesso insicuri, cercano di raggiungere abitazioni fatiscenti lontane decine e decine di chilometri, sempre che ad ammassarli in quei mezzi pericolosi non siano i caporali che lucrano sulla loro vita”.

Non è possibile continuare a morire così, non è possibile che nel 2025 ancora il giogo dello sfruttamento in agricoltura causi vittime – conclude la segretaria nazionale della Flai –. Ribadiamo la necessità di intervenire tramite le Sezioni territoriali della Rete del lavoro agricolo di qualità per trovare le soluzioni più idonee a dare risposte alle necessità di legalità e sicurezza del lavoro in agricoltura e tra queste quelle legate al trasporto, a maggior ragione in un territorio in cui è caratteristica e imponente la mobilità extra-territoriale dei lavoratori e delle lavoratrici. Daremo tutta l’assistenza possibile ai feriti e daremo sostegno e supporto alle famiglie delle vittime di questo ennesimo tragico incidente”.

Flai Cgil Basilicata e Matera: “Non una fatalità, ma il risultato di un sistema” 

La Flai Cgil Basilicata e la Flai Cgil di Matera si stringono al dolore dei famigliari del tragico incidente stradale. “Questo dramma – scrivono in una nota congiunta – non è solo il frutto di una fatalità, ma il risultato di un sistema che troppo spesso scarica sulle spalle dei braccianti stranieri la precarietà, l’insicurezza e la mancanza di diritti”.

“Da tempo denunciamo con forza il sovraccarico di lavoratori stipati in veicoli non idonei, conseguenza di trasporti organizzati in modo irregolare e senza garanzie di sicurezza, l’assenza di controlli sistematici sui mezzi utilizzati per il trasporto dei lavoratori agricoli, il persistere di condizioni di sfruttamento e caporalato che costringono i lavoratori migranti a spostarsi in massa per le campagne della Basilicata e della Puglia, in condizioni inaccettabili. Più volte – proseguono – abbiamo denunciato anche le condizioni della SS 598, definita da anni ‘una mulattiera’, priva di adeguate misure di sicurezza, spartitraffico e manutenzione. È evidente che il solo cordoglio da parte delle istituzioni regionali non è più sufficiente”.

“Servono – scrive la Flai territoriale – interventi urgenti di controllo e prevenzione. Per questo chiediamo il potenziamento dei controlli sul trasporto dei lavoratori agricoli, un piano straordinario di messa in sicurezza della SS 598 Fondovalle dell’Agri, infrastruttura vitale ma pericolosa, e politiche di tutela per i lavoratori migranti che operano nei campi, affinché siano garantiti trasporti sicuri, condizioni di lavoro dignitose e diritti fondamentali. Questa ennesima strage non deve cadere nel silenzio. La Flai Cgil continuerà a battersi contro lo sfruttamento, il caporalato e per la sicurezza nei luoghi di lavoro e nei trasporti”.