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I marchigiani invecchiano sempre di più e sempre peggio a causa dell’aumento di anziani con multi cronicità e della ridotta possibilità di accesso alle cure. A fronte di questo, continua inarrestabile il flusso dei giovani laureati dalle Marche verso l’estero e altre regioni mentre la casa diventa un costo sempre più difficile da sostenere. È quanto emerge dal report Bes (Benessere equo e sostenibile) dell’Istat relativo al 2024, con i dati rielaborati dall’Ires Cgil Marche.
I dati: il 10,6% rinuncia alle prestazioni sanitarie
Nel 2024, la speranza di vita raggiunge quota 84,2 anni, massimo storico per la regione. Tuttavia, si evidenziano alcuni segnali di criticità: aumentano le condizioni di cronicità e limitazioni gravi che riguardano il 47,1% degli anziani dai 75 anni in poi e diminuisce la speranza di vita senza limitazioni a 65 anni, attestandosi a 10,4 anni contro gli 11,7 del 2023. Per quanto riguarda la ridotta possibilità di accesso alle cure, questo particolare è confermato da due indicatori: aumento dei medici di medicina generale con un numero di assistiti oltre alla soglia, passando da 45,8% a 55,5%, e la rinuncia alle prestazioni sanitarie con una percentuale che giunge a quota 10,6% .
La fuga dei giovani arriva a -13,7 per mille laureati residenti, mentre, per quanto riguarda la casa, aumentano gli individui che vivono in famiglie in cui il costo totale dell’abitazione rappresenta il 40% del reddito complessivo.
Longhin, Cgil Marche: “Aumentano coloro che ritengono che la propria condizione peggiorerà nei prossimi cinque anni”
“Questi dati confermano quanto la Cgil Marche sta dicendo da tempo: la sanità è il punto dolente della regione – dichiara Loredana Longhin, segretaria regionale Cgil Marche –. Il dato della rinuncia alle cure e della scarsità del numero dei posti letto per specialità nei casi di elevata assistenza sono preoccupanti e meritano una risposta tempestiva da parte della Regione”.
Inoltre “è inaccettabile sottovalutare il tema della casa, quando invece bisognerebbe programmare e finanziare politiche abitative pubbliche e strutture. Considerando questa situazione, va da sé che i marchigiani abbiano perso fiducia nel futuro e che pertanto nel 2024, aumentano coloro che ritengono che la propria condizione peggiorerà nei prossimi cinque anni. Per questo, si auspica che questi temi diventino priorità per la giunta regionale”.






















