Si chiude positivamente l’incontro all’ispettorato del Lavoro per salvaguardare i circa 100 lavoratori interessati dal cambio appalto dei “Servizi integrati di manutenzione del patrimonio immobiliare di Ateneo” dell’Università Roma Tre.

Il 17 dicembre la sola Fp Cgil aveva siglato la pre-intesa sul cambio appalto, approvata in modo pressoché unanime dai lavoratori in assemblea due giorni dopo. Ma la coop subentrante, la Coopservice s.c.p.a., stava per sottoporre ai lavoratori una lettera di assunzione che avrebbe messo in discussione i livelli retributivi e le tutele normative previste dal Ccnl delle cooperative sociali e incluse sia nel capitolato d’appalto (art. 22) che nell’accordo sottoscritto dalla stessa Coop.

Per questo, la Fp Cgil, in presidio sotto l’Università venerdì 21, aveva chiesto la convocazione all’Ispettorato del Lavoro e l’impegno da parte dell’Università a farsi garante della salvaguardia dei lavoratori. "Si tratta di lavoratori e lavoratrici impiegati da oltre 20 anni nei servizi ausiliari, strumentali e di portineria nelle sedi dell’Università - spiega in una nota il sindacato - Oggi, con la sigla dell’accordo all’Ispettorato del Lavoro, anche le altre organizzazioni sindacali, Uil e Usi, sottoscrivono l’intesa: salvi i livelli retributivi e le condizioni normative preesistenti, incluse quelle derivanti dagli accordi di secondo livello e dai risultati raggiunti dalla Fp Cgil con le varie aziende che nel tempo si sono succedute nella gestione del servizio (quattordicesima mensilità, buoni pasto, etc.)".

Tutti i lavoratori saranno dunque assunti con contratti ante Jobs Act e i passaggi saranno formalizzati i primi giorni del 2019. In particolare, per evitare il trasferimento dei lavoratori ad altre destinazioni, si chiarisce che il personale sarà impiegato esclusivamente all’interno dell’appalto con l’Università. 

"Come spesso accade nei cambi gestione, come nelle offerte al massimo ribasso, attraverso supposte sofferenze economiche si è cercato di aggirare il rispetto delle norme, paventando futuri esuberi - scrive ancora il sindacato - Ma abbiamo sgombrato il campo da questa ipotesi, ricordando che la stessa Università ha definito l’offerta congrua e che, piuttosto, per la coop ci sono maggiori margini economici a seguito della progressiva riduzione del personale".

“Come già accaduto con la gestione commissariale della precedente appaltatrice, la Formula Sociale Onlus, che aveva provato a giustificare azioni arbitrarie e unilaterali con presunte motivazioni di insostenibilità economica ed esuberi, ci siamo mossi nel rispetto degli accordi e a difesa dei lavoratori - conclude la Fp Cgil di Roma e Lazio - Che la coop subentrante abbia inserito nell’accordo una presunta eccedenza di personale, in premessa, resta una loro autonoma e legittima valutazione. Se dovessero insorgere effettive difficoltà economiche, riporteremo al tavolo di confronto, come prevedono norme e contratto, le dovute valutazioni. Per il momento i lavoratori e le lavoratrici sono stati, come sempre, salvaguardati, grazie alla nostra decisa azione a loro tutela”.