Mario Serafinelli, titolare di una carrozzeria, 64 anni, è precipitato a causa del cedimento della tettoia della struttura della sua attività dove era salito per fare alcune verifiche ed è morto.

Il decesso poco prima delle 12.30 di oggi, 16 maggio, a Pomezia, vicino a Roma. L'uomo è caduto a terra da un'altezza di circa sei metri. Era in stato di incoscienza ed è stato soccorso dal 118, ma è spirato nel corso delle prime cure. Sul posto i carabinieri della stazione di Pomezia e personale dell'Asl
per le indagini del caso.

Cgil: “Ogni morte sul lavoro è una ferita che riguarda l’intero Paese”

La Cgil di Roma e del Lazio, la Cgil di Roma sud Pomezia Castelli insieme alla Fiom Cgil Roma e Lazio e alla Fiom Cgil Roma sud Pomezia Castelli esprimono il più sentito cordoglio e si stringono attorno alla famiglia, ai colleghi e all’intera comunità colpita da questa tragedia. “Nessuno deve uscire di casa per lavorare e non fare più ritorno: ogni morte sul lavoro è una ferita che riguarda l’intero Paese e richiama la responsabilità collettiva di fermare questa strage silenziosa. Il lavoro non può e non deve essere causa di sofferenza e dolore. È quindi urgente un impegno capillare e radicato sul territorio, da parte delle istituzioni e del sistema delle imprese, per affermare una cultura della sicurezza che sia concreta e quotidiana. Occorre potenziare i controlli e garantire che la formazione sia accessibile a tutti, senza eccezioni”.

“Quanto accaduto – continuano le sigle sindacali – ci ricorda in particolare che nelle piccole e piccolissime realtà produttive che costituiscono gran parte del tessuto economico locale si registra il maggior numero di infortuni mortali. Solo attraverso un impegno condiviso e coerente potremo fare in modo che il lavoro torni a essere fonte di dignità e non di dolore”.