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Questa mattina i lavoratori di Eiffel SpA hanno incrociato le braccia per due ore. La mobilitazione è stata convocata dopo il licenziamento di un collega, giudicato ingiusto e sproporzionato da Filctem Cgil, Rsu e lavoratori.
La scintilla
Secondo quanto ricostruito, all’origine del licenziamento ci sarebbe stato un diverbio tra colleghi, definito di lieve entità anche dall’altra persona coinvolta. L'11 settembre scorso, in assemblea, i dipendenti hanno deciso di chiedere all’azienda di ritirare il provvedimento e reintegrare il lavoratore. Ma la richiesta, inviata per iscritto e affissa in bacheca, è rimasta senza risposta.
Le ricadute del provvedimento
Il lavoratore allontanato è titolare dei benefici assicurati dalla Legge 104 per l’assistenza a un familiare disabile. Padre di due figli, rappresenta l’unico reddito certo della famiglia. Per il sindacato, colpirlo con un licenziamento equivale a scaricare sulle spalle più fragili il peso di una decisione aziendale punitiva.
La posizione dei sindacati
“Non giustifichiamo alcun atto di violenza o prepotenza, né da parte dei lavoratori né dei responsabili – affermano Filctem Cgil Parma, Rsu e lavoratori –. Offriamo la massima collaborazione per prevenire eventuali episodi futuri. Ma in questo caso il provvedimento è sproporzionato e ingiustificato”.
“I lavoratori di Eiffel hanno scioperato compatti e solidali nei confronti del collega, e questo non è scontato in un’epoca di individualismo e guerra tra poveri”, ha dichiarato il delegato sindacale Giuseppe Gentile. “Difendere il posto di lavoro è un impegno collettivo. Unità, diritti, dignità: queste le parole d’ordine. Oggi lo abbiamo dimostrato”.